LETTERE IN REDAZIONE
Abusi in tv, come difendersi
"...segnalo che la trasmissione “Un posto al sole” di Rai 3 del giorno 30 giugno 2011 ha mostrato alle famiglie riunite a tavola per la cena lo spettacolo di un lungo e profondo bacio tra due donne. Chiedo cosa possiamo fare per impedire queste visioni ad adulti ma soprattutto a bambini e giovani".
LETTERE IN REDAZIONE
05_07_2011
segnalo che la trasmissione “Un posto al sole” di Rai 3 del giorno 30 giugno 2011 ha mostrato alle famiglie riunite a tavola per la cena lo spettacolo di un lungo e profondo bacio tra due donne.
Chiedo cosa possiamo fare per impedire queste visioni ad adulti ma soprattutto a bambini e giovani.
Adamo Rizzo
Risponde Il Guardone:
Gentile sig. Rizzo,
mandando in onda la scena che Lei ha descritto, la Rai ha violato - ancora una volta - il Codice di autoregolamentazione Tv e minori, il Contratto di servizio, la Carta dell'informazione e della programmazione interna, oltre alle più elementari norme di buonsenso e di civile convivenza. In un'epoca in cui molto è relativo e tutto è "sdoganato" o tollerabile, purtroppo il mezzo televisivo non perde occasione per cercare di colpire il suo pubblico, ricorrendo spesso a veri e propri colpi bassi, come quellod i mandare in onda un bacio saffico in una fascia che - essendo compresa fra le 7 e le 22.30 - deve essere istituzionalmente dedicata alla "fruizione famigliare", come ribadito nell'accordo formale fra la Rai e il Ministero competente.
Contro queste trasgressioni non si può fare molto, ma qualcosa sì. Per esempio:
- cambiare canale e invitare tutti i conoscenti a "boicottare" le trasmissioni che non meritano di essere viste;
- inviare una segnalazione al Comitato Tv e minori (e-mail: comitato.minori@sviluppoeconomico.gov.it >) con Nome, Cognome, emittente che ha mandato in onda il filmato oggetto della segnalazione, nome del programma, giorno e ora;
- mandare una lettera ai giornali, di solito ben disposti a mettere in cattiva luce la "concorrente" tv.
Si potrebbe anche inviare una segnalazione ai diretti interessati, ma cadrebbe nel vuoto; in casi come questi, sono più sensibili al danno di immagine.
C'è poi un'arma indiretta, più difficile da usare ma più efficace negli esiti, che riguarda il nostro stesso impegno a educarci come adulti - e a ducare i nostri figli - a un atteggiamento critico nei confronti di ciò che la tv mostra. In questo modo, se proprio non si riusciranno a evitare certe scene, almeno sarà automatico e conseguente il giudizio negativo su di esse.
Cordiali saluti.