A breve il faccia a faccia tra il Papa e i vescovi ucraini
Un nuovo "nodo" da sciogliere attenderà il pontefice al rientro dal viaggio in Mongolia dopo il polverone suscitato dalle sue parole sulla "Madre Russia".
Il sinodo dei vescovi greco-cattolici ucraini a Roma potrebbe rappresentare l'occasione per dissipare una volta per tutte il polverone suscitato dalle parole di papa Francesco, la cui esaltazione della "grande Madre Russia" ha incrinato non poco i rapporti con Kiev (comprese le autorità religiose).
I vescovi si riuniranno a Roma dal 3 al 6 settembre sotto la guida dell'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, nel 400° anniversario del martirio di san Giosafat Kuncewycz (1580-1623), le cui reliquie si trovano – dal 1963, per volontà di san Paolo VI – nella basilica vaticana, dove il 10 settembre sarà celebrata la Divina Liturgia secondo il rito greco-cattolico.
Mercoledì 6 settembre saranno ricevuti in udienza dal pontefice, che al ritorno dall'imminente viaggio in Mongolia avrà dunque un nuovo "nodo" da sciogliere. Ma lui stesso, dopo un viaggio giovanile in Germania, aveva diffuso la devozione a Maria Knotenlöserin, Maria che scioglie i nodi. C'è a malapena il tempo di una novena...