Nella prigione di Sednaya, testimonianza di un cristiano nell'inferno siriano
Reportage dalla prigione di Sednaya, presso Damasco, detta "il mattatoio di esseri umani", durante il regime degli Assad. Intervista a un ex prigioniero, un cristiano ingiustamente incarcerato e liberato solo alla caduta del regime. Un prigioniero relativamente "fortunato" che ha però assistito a orrori indicibili.
Nuova Siria: un calcio all'avidità di Assad, ma anche prove di jihadismo
Una delle principali speranze, anche dei religiosi cristiani in Siria, è quella di una riduzione delle tasse, insostenibili sotto il regime di Al Assad, e un aumento dei salari. Ma nella moschea sorvegliata compare la bandiera della Shahada, simbolo delle conquiste arabo-islamiche e diffusa dai Talebani, mentre alle donne viene offerto l'hijab. Il reportage da Damasco per la Bussola.
Siria anno zero. La vita a Damasco, fra calma apparente e caos
Calma apparente nella capitale siriana, sotto il nuovo regime guidato da al Jolani. Code e nervosismo per entrare nel paese, quartieri di Damasco che vivono come in tempo di quiete, con presepi e alberi natalizi. Ma altri quartieri vuoti. Vecchie abitudini derivate dal regime di Assad e nuovi uomini. Si percepisce tensione che cova sotto la cenere. Il reportage da Damasco.
Il primo Natale nella nuova Siria. Cristiani tollerati, ma solo a Damasco
Il primo banco di prova della tolleranza religiosa del nuovo governo siriano, guidato da forze islamiste. Un Natale tranquillo solo a Damasco, altrove i cristiani hanno subito le prime aggressioni.
Comitato Nazarat, da 10 anni per i cristiani perseguitati
Un Rosario in piazza che si ripete ogni 20 del mese dall’estate 2014, segnata dall’incubo dell’Isis, per sostenere la presenza cristiana in Medio Oriente. “Testimonianza per noi e per gli altri”, dice a La Bussola il responsabile Marco Ferrini.
I Martiri di Damasco saranno proclamati santi
La decisione è stata presa dal Papa che ha accolto il parere favorevole del Dicastero per le cause dei santi
In Siria i cristiani si ribellano alla chiusura delle chiese
All’eventualità ventilata che il governo ordini la sospensione delle cerimonie religiose a causa della pandemia, i cristiani hanno risposto partecipando più numerosi alla messa quotidiana