Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

Biotestamento


La strategia che i pro-vita devono imparare dai radicali
FLOP DELLE DAT

La strategia che i pro-vita devono imparare dai radicali

I dati presentati dall’Associazione Luca Coscioni certificano il fallimento delle Dat. Ma i radicali, anziché arrendersi, rilanciano: non si accontentano della legge sull’eutanasia che c’è già, ma ne chiedono una ancora più estrema, puntando a scardinare l’art. 580 Cp. Una strategia, da anni, vincente. E da cui i pro-life del “non tocchiamo la 194” dovrebbero imparare.


Biotestamento: poche richieste, un "radicale" insuccesso
MinCulFlop

Biotestamento: poche richieste, un "radicale" insuccesso

A 5 anni dall'introduzione solo lo 0,4% degli italiani ha depositato le Dat (Disposizioni anticipate di trattamento). L'Associazione Luca Coscioni non si arrende ai fatti e affina le armi della propaganda per convincere il restante 99,6% di italiani che, evidentemente, non vogliono morire ma farsi curare.


Eutanasia a Trieste, ecco dove porta la legge sulle Dat
PIANO INCLINATO

Eutanasia a Trieste, ecco dove porta la legge sulle Dat

Claudio de’ Manzano, 84 anni, rimane paralizzato alla parte destra e incapace di parlare. La figlia, divenuta amministratore di sostegno, chiede lo stop di alimentazione e idratazione, dicendo che il padre (senza Dat) avrebbe voluto così. I medici si oppongono, ma lei ottiene il trasferimento in una clinica dove il genitore muore di fame e di sete. Una deriva causata dalla legge 219.


L’Italia peggio della Francia. Qui Vincent sarebbe già morto
LEGGI A CONFRONTO

L’Italia peggio della Francia. Qui Vincent sarebbe già morto

Se Vincent Lambert fosse stato un cittadino italiano quale sarebbe stata la sua sorte? A quest’ora sarebbe già all’altro mondo perché con la legge 219 sul “biotestamento”, la moglie Rachel, in assenza di Dat e in quanto rappresentante legale, avrebbe avuto potere di vita e di morte su di lui, senza nemmeno dover disturbare i giudici.


Il documento che asseconda la ratio eutanasica delle Dat
ROMA

Il documento che asseconda la ratio eutanasica delle Dat

S'intitola Conoscere la legge n. 219/2017 ed è un documento che interpreta la legge sulle Dat, redatto da diversi ordini professionali del Lazio, insieme all'Aisla, l'Associazione Luca Coscioni e un ospedale dei Fatebenefratelli. Il testo si muove nel solco della ratio eutanasica della 219, senza cioè criticare la legge, a parte qualche eccezione marginale.


“Discutibile”. Se Avvenire assolve il biotestamento
NEOLOGISMI

“Discutibile”. Se Avvenire assolve il biotestamento

Il quotidiano dei vescovi fa i raggi x alla Legislatura, ma sull'approvazione di Unioni civili e Biotestamento si limitia a definirle “leggi discutibili”. Avvalorando così la tesi che in fondo necessitino solo di correttivi, come il paravento dell'obiezione di coscienza. Quando invece si tratta di leggi cattive e ingiuste, che vanno cancellate. 


Dat o no? Meglio non scriverle: è scendere a patti
COSA FARE

Dat o no? Meglio non scriverle: è scendere a patti

Scrivere o no le Dat? C'è chi pensa di difendersi dall'eutanasia redigendo una Disposizione anticipata di trattamento che allontani il rischio. Di per sè non sarebbe un male, ma la buona intenzione può portare a effetti diametralmente opposti. Oltre a confermare di scendere a patti con una legge eutanasica che invece si deve estirpare alla radice. 


"Medici, per la vita si deve andare controcorrente"
BIOTESTAMENTO/CAVINA

"Medici, per la vita si deve andare controcorrente"

Nuovo affondo di un vescovo a favore dell'obiezione di coscienza, assente dalla legge sul Biotestamento. E' il turno di Cavina (Carpi): "Non c’è altra via all’obiezione di coscienza". 

-GLI INTERVENTI DI: CREPALDI, RUINI, BAGNASCO, NOSIGLIA E NEGRI


I media per il caso Boschi, l'eutanasia è già secondaria
I TITOLI DELLA GRANDE STAMPA

I media per il caso Boschi, l'eutanasia è già secondaria

Sulle prime pagine dei giornali tiene banco la vicenda del Sottosegretario Boschi. Per l'eutanasia un tono minore secondo un preciso schema. E Avvenire la "divide" con tutt'altro argomento. In fondo la vera notizia fu la morte di Eluana. Quel giorno venne sancito il primo germe dell'eutanasia in salsa italica. L'ok al biotestamento non è altro che uno sviluppo di una cronaca iniziata 9 anni fa. 


I ponti senza verità non reggono
COMUNICATO

I ponti senza verità non reggono

Con la legge sul testamento biologico, che si aggiunge ad altre leggi ingiuste approvate in questa legislatura, l’Italia va incontro ad un futuro buio fondato su una libertà estenuata e priva di speranza.


14-12-2017: l'Italia sancisce il diritto di farsi uccidere
IL BIOTESTAMENTO E' LEGGE

14-12-2017: l'Italia sancisce il diritto di farsi uccidere

Con il voto di oggi al Senato sulle Dat l'Italia dà il via libera alla legge più permissiva in materia di fine vita. Si introduce un vero e proprio diritto a morire e a farsi togliere la vita. Nessuna obiezione di coscienza: uccidere sarà un dovere delle strutture pubbliche e private, anche cattoliche. 

- I LETTORI DELLA BUSSOLA: "VERGOGNA, AVETE TRADITO IL POPOLO ITALIANO"
-180 Sì PER SDOGANARE L'EUTANASIA
-DON GNOCCHI: NEL CROCIFISSO IL SENSO DI OGNI DOLORE di Costanza Signorelli
-VESCOVI, BASTA POLITICA. EDUCATECI ALLA FEDE di Benedetta Frigerio
-IL LIBRO: APPUNTAMENTO CON LA MORTE


Ore 12: il biotestamento è legge
SENATO

Ore 12: il biotestamento è legge

Vita e bioetica 14_12_2017

Via libera dall'Aula del Senato al provvedimento sul biotestamento. I sì sono stati 180, 71 i no e 6 astenuti. Il testo diventa legge.