Quattro criteri per orientare le politiche migratorie
Oltre al diritto ad emigrare c'è, forse ancora più importante, il diritto a non emigrare, il che apre a una serie di responsabilità della comunità internazionale nei confronti dei paesi di emigrazione. Inoltre, i paesi ospitanti hanno tutto il diritto di stabilire regole per l'accesso, e il realismo cristiano spinge a considerare anche la difficoltà dell'integrazione islamica.
Le false difese della "clausola di supremazia"
Uno degli elementi fondamentali della riforma costituzionale è il diritto dello Stato di legiferare su materie non esclusive in nome dell'interesse nazionale. Si tratta di una previsione generica e vaga che dà ampio spazio di discrezionalità al legislatore, in chiave statalista, e contribuisce a trasformare la Costituzione italiana da rigida in flessibile.
Renzi rianima l'editoria in vista del referendum
Due settimane fa è stata approvata in Parlamento la nuova legge sull’editoria, che, tra le altre novità, istituisce un Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e delega il governo a ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all’editoria. Può essere letta come una mossa elettorale, in vista del referendum.
Mortificazione del principio di sussidiarietà
La riforma costituzionale Renzi-Boschi esalta il ruolo degli enti locali con il nuovo Senato delle Regioni? Solo apparentemente. Nella pratica, svuota ogni forma di autogoverno, privando le Regioni di quasi tutti i loro poteri e abolendo le Province. E attribuisce molto più potere al governo centrale, a Roma.
L'imbarazzante lungo spot di Obama a Matteo Renzi
Un'accoglienza calorosa, forse troppo calorosa, quella riservata dall'inquilino della Casa Bianca al premier Matteo Renzi, nella sua ultima cena ufficiale, alla vigilia delle elezioni. Non ci sono precedenti, nemmeno di George W. Bush con l'amico Berlusconi. Cosa c'è sotto? Anche senza voler essere dietrologi...
Referendum, una semplificazione...complicata
Sotto accusa il nuovo articolo 70, che, lungi dal sottrarre al Senato tutte le competenze che aveva, gliene lascia tantissime, alcune delle quali assai importanti: il bicameralismo non scompare, viene solo reso più complicato.
Referendum, le furbizie verbali per nasconderlo
La maggioranza è stata furba nel dare il titolo elogiativo alla legge sottoposta a referendum. Ma il contenuto del quesito contiene alcune evidenti falsità. Come quella del superamento del bicameralismo paritario o della riduzione del numero dei parlamentari. Per arrivare alla fumosità del quesito centrale.
Mattarella pensa già al dopo referendum
Il ruolo del Presidente della Repubblica nel braccio di ferro tra Renzi e i "ribelli". C'è chi ha voluto leggere nelle parole di Mattarella sul ruolo di tutti gli organismi dello Stato una tirata d'orecchie a Renzi. Ormai si guarda al 5 dicembre, quando, se dovesse vincere il No, sarebbero ai nastri di partenza Grasso o Franceschini.
I senatori non rappresenteranno più la nazione
I membri del Parlamento, secondo l'articolo 67 della Costituzione vigente, rappresentano la nazione. L'articolo verrebbe riformato, in caso di vittoria del SI. I senatori diverrebbero rappresentanti dei territori. Ma saranno eletti/nominati dalle giunte locali. Dunque chi rappresenterebbero, se non i partiti locali maggioritari?
Referendum, dibattito inquinato dal caso Renzi
Esce Riforma costituzionale Renzi-Boschi: perché no, il nuovo libro della Nuova BQ. Il quesito è chiaro, ma il ceto politico è ambiguo e sta facendo di tutto per farci piombare nell'equivoco. Così si inquina il dibattito tra pro o contro Renzi e pro o contro una riforma qualunque, basta che sia. Ma cose non stanno così. Quella sottoposta a referendum è una modifica dell’impianto generale della Costituzione che riporta l’Italia statlista del 1921.
-SCISSIONE NEL PD? di R. Razzante
Pd diviso sul segretario, strappo che sa di scissione
La revisione dell'Italicum a pochi giorni dal voto referendario è l'elemento di strappo maggiore tra il premier segretario e la minoranza agguerrita di Speranza, Bersani e D'Alema. Ma potrebbe sfociare in scissione se non si arrivasse a una mediazione, attualmente rappresentata dall'uomo finora più vicino al Colle: Dario Franceschini.
Quell'Italicum ricorda tanto la "Legge Acerbo"
Il sistema previsto dalla nuova legge elettorale, che potrebbe premiare con la maggioranza assoluta un partito con meno del 20% dei consensi, ha molti punti di contatto con la legge che nel 1923 agevolò l'affermazione del fascismo. Il suo effetto sarebbe poi ampliato dalla riforma costituzionale che disarticola i corpi intermedi.