Lo Stato in sagrestia e la Cei esulta: avremo le Messe, ma non la libertà
Neanche nell'Ottocento lo Stato pretese di regolare la Comunione. Il protocollo siglato da Governo e Cei è una pesante intromissione dello Stato nella vita della Chiesa, la cui libertà è ancora minacciata: con i guanti obbligatori costringe i preti a commettere profanazioni e discriminazioni nell'amministrare i sacramenti e consegna implicitamente alle forze dell'ordine l'autorizzazione per controllare il rispetto delle regole. Unica nota positiva: la Comunione in bocca non è vietata e tante storture post conciliari, come l'abusato scambio della pace, verranno sospese.
- IL PROTOCOLLO: ECCO LE LITURGIE BIOCOMPATIBILI, di Paolo Gulisano
- SARAH AI VESCOVI: NESSUNO PUO' SOSPENDERE IL CULTO, di Nico Spuntoni
- CHIESE APERTE DUE ORE: LOCKDOWN ALLA NAPOLETANA, di Elena di Lorenzo
- NEW YORK, IL LOCKDOWN È UNA FALSA SICUREZZA, di Stefano Magni
- MOSCHEE CHIUSE E RAMADAN, I MUSULMANI NON CI STANNO, di Lorenza Formicola
- ITALIANI ALL'ESTERO, INTERROGAZIONE GRAZIE ALLA BUSSOLA, di M. Tremamunno
- DOSSIER CORONAVIRUS
- ORE 12.45: ROSARIO IN DIRETTA FACEBOOK DALLA REDAZIONE DELLA BUSSOLA
«Nessun vescovo ha il diritto di vietare le Messe con il popolo»
«La Chiesa non è alle dipendenze dello Stato, deve difendere la sua libertà e la sua indipendenza». «Sospendere le Messe è un’abdicazione al proprio compito, che è leggere anche le sofferenze di questo periodo alla luce della fede, del mistero della Morte e Resurrezione di Gesù». «Gesù si è fatto carne, noi crediamo nella resurrezione della carne: per questo la presenza corporea è indispensabile». «L’Eucarestia è l’unica vera forma di adorazione di Dio, è la ragione dell’esistenza di ogni altra forma liturgica. È scandaloso che ci siano vescovi che dicono che l’Eucarestia è sopravvalutata». Ecco le riflessioni del cardinale Gerhard L. Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in questa intervista alla Nuova Bussola Quotidiana.
- LA LIBERTA' RELIGIOSA MUORE IN PARLAMENTO di Nico Spuntoni
- ANCHE IN CROAZIA IL NODO EUCARESTIA, di Guido Villa
- COSTRETTI CON LA PAURA AD ABBRACCIARE IL GLOBALISMO, di Roberto Marchesini
- DOSSIER CORONAVIRUS
- ORE 12.45: ROSARIO IN DIRETTA FACEBOOK DALLA REDAZIONE DELLA BUSSOLA
No a Messe in streaming e culto vietato: c'è un diritto di Dio
Il Virus ha messo a nudo le nostre mancanze: Dio è assente. E' inammissibile che si vieti il culto dovuto a Dio e che anche alcuni prelati lo giustifichino. Diciamo con voce forte no a fare della Persona Divina una mercanzia. No alla chiusura delle chiese e all'imposizione di misure liturgiche da parte del governo civile. No alle Messe in streaming.
«Si torni a Messa, il Concordato lo permette»
«Il Concordato permette alla CEI di decidere e di dire al Governo: “Proponiamo questa data per la ripresa, accettatela”». Angèle Bilégué, teologa ed esperta di rapporti Stato-Chiesa, afferma in un’intervista alla Nuova BQ che è tempo di tornare alla vita sacramentale. In Camerun, suo Paese d’origine, le Messe proseguono: «Se chiudiamo le chiese, permettiamo al male di entrare ancor di più nelle nostre vite».
A Caravaggio i vescovi hanno perso la fiducia dei fedeli
La stima e la fiducia dei propri figli la si conquista, come ogni genitore sa, stimandoli e dando fiducia a loro. La si perde, quando li si tratta da irresponsabili e incapaci di intendere e di volere, senza che vi sia prova alcuna che siano così. La CEI ha perso una grande occasione per dimostrarsi matura per il compito grande che le viene affidato, ancor più in un tempo grave, drammatico, come quello che stiamo attraversando.
La diretta? Va vissuta. Il silenzio degli indecenti
Il Santuario di Caravaggio conferma la differita dell'atto di affidamento: «Ma non siamo tenuti a conoscere i motivi». Nessuna risposta invece dalla diocesi, ma «la diretta ... dovevate immaginarvela». L'atteggiamento arrogante e incompetente di Cei e Diocesi di Cremona. Un paternalismo onanistico che mostra tutto il disprezzo che la gerarchia nutre per i fedeli ai quali hanno già tolto le Messe. Possibile che venerdì nessun vescovo fosse davanti alla tv e oggi non si senta - lui per primo! - truffato?
Affidamento farlocco, ora si faccia una Consacrazione vera
La farsa dell’Atto di affidamento di venerdì scorso rivela l'incapacità della Conferenza Episcopale Italiana di porre atti di sostanza che aiutino realmente la vita della fede. A Caravaggio c'è stata una tripla beffa: aver fatto finta che il popolo non abbia chiesto la Consacrazione; un affidamento dell'Italia che nella preghiera non c'è stato; e poi la falsa diretta tv. Stiamo assistendo allo svilimento della liturgia. Ma malgrado tutto invitiamo i vescovi a ripartire: riprendete le Messe, e si faccia una consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria, senza se e senza ma, con un Atto pubblico, solenne. Magari a Loreto, con la presenza del cardinale Bassetti.
- NO COMMENT DI DIOCESI E CEI: ARROGANZA CLERICALE, di Andrea Zambrano
- A CARAVAGGIO I VESCOVI HANNO PERSO LA FIDUCIA DEI FEDELI
- UNA DIRETTA CHE NON C'È STATA? VIOLA LA DEONTOLOGIA, di Ruben Razzante
- L'IPOCRISIA DEL GOVERNO, CHE DIFENDE SOLO CERTE VITE, di Pino Morandini
- DOSSIER CORONAVIRUS
- ORE 12.45: ROSARIO IN DIRETTA FACEBOOK DALLA REDAZIONE DELLA BUSSOLA
Sarah: «Dosta oskvrnjivanja, o Euharistiji se ne pregovara»
U ovom ekskluzivnom intervjuu za La Nuova Bussola Quotidiana, pročelnik Kongregacije za bogoštovlje i disciplinu sakramenata, intervenira po pitanju tkz. ‘Pričesti take away’ i o “pregovorima” kako bi se zajamčilo Pričest u sigurnosti: nikakav kompromis, «Euharistija je dar koji primamo od Boga, moramo ga primati na dostojan način. Nismo u samoposluzi». «Nitko ne može zabraniti svećeniku ispovijedati i dijeliti Pričest». «Postoji pravilo i treba ga poštivati: vjernik je slobodan primati Pričest na usta ili na ruku». «To je pitanje vjere, srž problema je u krizi vjere kod svećenika». «Mise u streamingu mogu biti varljive i za svećenike: oni trebaju gledati Boga, a ne televizijsku kameru».
Comunione in bocca: nessun rischio per la salute
Il COVID infetta le cellule delle mucose delle vie aeree soprattutto viaggiando attraverso goccioline (droplets) o in forma idro gassosa di aerosol. Perciò finché la saliva non passa dallo stato liquido, come è normalmente in bocca, allo stato di goccioline o aerosol è potenzialmente innocua. Ecco perché la comunione in bocca non può essere controindicata. Lo spiega il medico.
I sacramentali curano il corpo: la Chiesa ci crede ancora?
Le benedizioni e i sacramentali sono come un prolungamento dei sacramenti in cui si domanda a Dio che coloro che li ricevono possano avere giovamento per la salute dell’anima e del corpo. Questa è la fede della Chiesa, ma forse ad essa si è sostituita quella nella scienza. Se ci credessimo avremmo fatto di tutto per moltiplicarli.
Sarah: «Basta profanazioni, non si tratta sull’Eucarestia»
In questa intervista esclusiva alla Nuova Bussola Quotidiana, il prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, interviene sulla Comunione take away e sui “negoziati” per garantirLa in sicurezza: nessun compromesso, «l’Eucarestia è un dono che riceviamo da Dio, dobbiamo riceverla in modo dignitoso. Non siamo al supermercato». «Nessuno può impedire a un sacerdote di confessare e dare la Comunione». «C’è una regola e questa va rispettata: il fedele è libero di ricevere la Comunione in bocca o nella mano». «È una questione di fede, il cuore del problema sta nella crisi di fede dei sacerdoti». «Messe in streaming fuorvianti anche per i sacerdoti: devono guardare Dio non una telecamera».
- L'INTERVISTA IN CROATO II INTERVJU NA HRVATSKOM
- I SACRAMENTALI CURANO IL CORPO, CI CREDIAMO ANCORA?, di Luisella Scrosati
La Chiesa italiana si affida a Maria nel santuario simbolo
Bassetti reciterà un atto di affidamento dell'Italia. L'evento di questa sera si terrà nella basilica di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, in provincia di Bergamo, ma diocesi di Cremona. La scelta del luogo vuole essere un segno di vicinanza alla "sofferenza ed il dolore vissuti in una terra duramente provata dall'emergenza sanitaria.