Usa, anche New York contro la comunione in ginocchio
Non solo Cupich: anche per l'arcidiocesi guidata dal cardinal Dolan l'uso di inginocchiarsi per ricevere il Corpo di Cristo sarebbe fuorilegge. Con buona pace di Redemptionis sacramentum.

Negli Usa l'ostilità alla comunione in ginocchio è bipartisan. Che il cardinale Blase Cupich fosse contrario alla comunione in ginocchio non era difficile da immaginare, trattandosi di un porporato decisamente progressista (anche sul piano politico, vista la conclamata vicinananza ai Dem). Analoga contrarietà si trova però – e quasi negli stessi giorni, da parte dell'arcidiocesi di New York, guidata dal cardinale Timothy Dolan (che a sua volta invece nel 2020 ha partecipato alla Convention repubblicana e il 20 gennaio guiderà la preghiera all'insediamento di Trump). Non che ci sia un legame tra vicinanze politiche e posizioni liturgiche, ma parliamo di due porporati differenti anche sul piano ecclesiale, non essendo Dolan ascrivibile a quel "nuovo corso" inaugurato da Francesco a parole e gesti mirati a rompere con tutto ciò che sa di tradizione, e perfettamente incarnato da Cupich.
Non ripristinare le balaustre per non incoraggiare la comunione in ginocchio: è il messaggio presente a p. 3 di Combined Mailing from the Vicar General dell'arcidiocesi di New York, apparso a dicembre 2024 (negli stessi giorni in cui Cupich pubblicava la sua reprimenda contro quelli che si inginocchiano). A proposito della ristrutturazione dei luoghi di culto si dice che «alcuni parroci hanno chiesto di ripristinare le balaustre. Secondo le direttive attuali non ce n'è bisogno. L'Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR) specifica che la posizione normale per ricevere la Comunione è in piedi». E subito dopo: «L'installazione di una balaustra suggerirebbe una postura diversa dalla norma dichiarata dall'OGMR. Non si sa con certezza da dove provenga l'impulso per questo, ma sembra che la questione stia prendendo piede».
A dire il vero, l'impulso principale venne da Benedetto XVI, grazie a cui molti fedeli riscoprirono quella che era la norma universale fino a pochi decenni prima e che resta tuttora un gesto di adorazione tutt'altro che improprio. E tutt'altro che vietato come ricorda – a costo di sembrare ripetitivi – Redemptionis Sacramentum: «Non è lecito negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi». Nemmeno a Chicago o a New York.