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Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Islam

Una nuova chiesa per i cristiani indonesiani

 

Dopo 26 anni di lotte, nonostante l’opposizione dei fondamentalisti islamici, è stata terminata la costruzione di una chiesa intitolata a Santa Bernadette

 

 

L’11 giugno a Pinang, in Indonesia, è stata consacrata alla presenza di oltre 2.000 fedeli la chiesa della parrocchia di Santa Bernadette con un rito presieduto dal cardinale Ignatius Suharyo, arcivescovo di Giacarta. La sua costruzione è stata ritardata e ostacolata per 26 anni su pressione dei gruppi fondamentalisti islamici che a lungo sono riusciti a far sì che le autorità locali non rilasciassero il permesso di costruzione. Anche questo è un modo per rendere difficile la vita dei cristiani nei paesi in cui sono una minoranza a mala pena tollerata. Fin dal 1992 i fedeli, in attesa di avere una chiesa, si riunivano a celebrare la messa della domenica in una sala della scuola cattolica San Timur, nel vicino sottodistretto di Ciledung. Non contenti, i fondamentalisti avevano ottenuto che fosse chiuso l’accesso principale alla scuola, che tuttora è bloccato. Nel 2013 la comunità cristiana ha ottenuto una sede nei pressi del luogo dove si sperava di poter costruire la chiesa. I fondamentalisti hanno reagito con atti di disturbo, ad esempio chiudendo con un lucchetto la porta d’ingresso, e hanno intentato e vinto una causa con l’amministrazione di Tangerang che aveva nel frattempo rilasciato l’autorizzazione a iniziare i lavori. Quindi il progetto edilizio è stato fermato. Ciononostante migliaia di fedeli hanno continuato a partecipare alla messa domenicale, sebbene si rendesse necessaria la presenza di agenti di sicurezza. Alla fine è stato concesso un nuovo permesso di edificazione, la chiesa è stata costruita ed è stata ultimata lo scorso febbraio. Nel riferire la buona notizia l’agenzia di stampa AsiaNews riporta le parole d’augurio del cardinale Suharyo: che “l’esistenza della chiesa parrocchiale di Santa Bernadette possa rappresentare la grazia di Dio per l’intera comunità. Possa rafforzare la nostra fede cristiana e generare molti benefici per la gente. Questa lunga storia riflette la nostra resistenza”. Il cardinale inoltre ha ringraziato i donatori che hanno reso possibile la costruzione e la congregazione religiosa dei missionari di Scheut che ha messo sempre a disposizione i propri sacerdoti.