Un valdese "predica" in San Pietro
Per la prima volta un teologo valdese prende la parola nel luogo simbolo della cattolicità e non su un tema qualsiasi ma sul primato petrino. Con una teoria curiosa: «Ci sono molti Pietro».
Non era mai avvenuto che un pastore valdese prendesse la parola nel cuore della cattolicità. Ma è accaduto al teologo Paolo Ricca, invitato dal cardinale Gianfranco Ravasi, per una lectio Petri . Lo riporta Riforma.it, non senza compiacimento (comprensibile da parte loro).
Tra i relatori anche l'ortodosso Dimitrios Keramidas e i cattolici Cettina Militello e don Dario Vitali, introdotti dall'arciprete della Basilica, il cardinal Mauro Gambetti. Ma a destare più notizia è di sicuro la presenza del pastore valdese che parla proprio sopra le ossa di Pietro, nel luogo-simbolo della Chiesa cattolica non senza sottolinearne la «prepotenza architettonica». E non di un tema qualunque, ma del primato petrino.
Sotto il Cupolone, Ricca afferma che «ci sono molti Pietri». Proprio così: «Pietro è il primo, ma non è l’unico. Gesù risorto chiamerà Paolo, il quale fonderà molte chiese sullo stesso fondamento di Pietro, cioè sul Tu es Christus. E io mi chiedo se Gesù non voglia fare anche di noi dei tanti piccoli "Pietro". Gesù ha bisogno di molti "Pietro", non basta uno. E forse questa sera vuole fare anche di noi dei piccoli "Pietro", delle piccole rocce domestiche, sulle quali lui, Gesù, vuole costruire la sua chiesa [minuscolo nell'originale]».
Una presenza in Basilica, in fin dei conti, neanche troppo eclatante rispetto alla Pachamama. Ma non si può fare a meno di chiedersi: a che pro? E perché proprio in Basilica e non in una sala convegni? Senza contare che questa teoria dei «molti Pietro» appare un po' impraticabile: è già difficile con uno solo...