Un salto di fede
Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai (Gv 6, 35)
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». (Gv 6, 30-35)
Il pane donato per la vita eterna è Gesù. Quando per l'incarnazione si trovava su questa terra, il suo corpo nascondeva la sua natura divina. Allo stesso modo oggi il suo corpo è nascosto nell'ostia e nel vino consacrati, cioè nelle specie eucaristiche. Come davanti al suo corpo fisico occorreva la Fede per riconoscere che Gesù era anche Dio, così oggi davanti all'Eucaristia ci vogliono gli occhi della Fede per riconoscere il suo corpo e il suo sangue. Ci fidiamo totalmente di Gesù per fare la sua volontà e soddisfare così la nostra fame e sete di felicità eterna.