Un nuovo lutto nella Chiesa nigeriana
Un giovane sacerdote è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da ignoti che gli hanno teso un agguato lungo una superstrada
La sera del 26 dicembre, tra le 19.00 e le 20.00, padre Tobias Chukwujekwu Okonkwo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da uomini non identificati mentre percorreva la superstrada Onitsha-Owerri, nello stato nigeriano di Anambra. Non si hanno per ora ulteriori dettagli sull’attentato. Padre Tobias era farmacista e prestava servizio presso l’ospedale Nostra Signora di Lourdes di Ihiala, nello stato di Anambra, dove svolgeva l’incarico di direttore delle scuole di infermieristica, di ostetricia e del laboratorio medico. La diocesi di Nnewi nel diffondere la notizia ha chiesto ai fedeli di offrire preghiere e messe per il suo eterno riposo e di portare conforto ai suoi famigliari. Padre Tobias era nato nel 1984 ed era stato ordinato sacerdote nel 2015. Le autorità diocesane hanno sollecitato le autorità a indagare e a trovare i colpevoli. Troppo spesso in Nigeria dei religiosi sono vittime di agguati, aggressioni e rapimenti a scopo di estorsione. Le violenze di cui sono vittime ne fanno dei testimoni di fede, anche se non dei martiri, secondo la definizione che ne dà l’agenzia di stampa Fides che ogni anno pubblica elenco e biografie dei religiosi e dei laici che perdono la vita per aver scelto di vivere in condizioni di pericolo e di degrado materiale e morale pur di restare al fianco dei fedeli affidati alle loro cure spirituali e materiali. Li chiama missionari, intendendo con questo termine tutti i battezzati, e non solo i missionari ad gentes in senso stretto, impegnati nella vita della Chiesa e morti in modo violento, anche quando ciò avviene non espressamente ‘in odio alla fede’. Nel 2023 ne sono stati uccisi 20.