Traffico di uomini: un “indotto” da milioni di dollari
Gli accordi dell’Unione Europea con il Niger hanno ridotto i flussi migratori diretti verso l’Europa mettendo in crisi le attività economiche fiorite lungo le rotte percorse dagli emigranti illegali
La città di Agadez, in Niger, è uno dei principali centri di transito degli emigranti illegali diretti verso le coste del Mediterraneo. Tuttavia il numero di persone che da Agadez partono per tentare di entrare in Libia e in Algeria per poi raggiungere il Mediterraneo è drasticamente diminuito a partire dal maggio del 2016 quando il governo nigerino ha adottato provvedimenti severi contro il traffico, in seguito agli accordi stipulati con l’Unione Europea che fruttano al paese 600 milioni di euro. Nel maggio del 2015 erano transitati in Niger 70.000 emigranti. Il mese di marzo 2017 ne sono stati registrati solo 13.000. Inoltre nei primi sei mesi del 2017 è cresciuto il numero di emigranti che, invece di proseguire il viaggio verso l’Europa, sono tornati ai paesi di origine, nell’ordine di migliaia ogni mese. La punta massima si è avuta a febbraio quando i rimpatri sono stati 27.239. Il calo dei flussi migratori crea non pochi problemi agli abitanti di Agadez, molti dei quali vivono dei proventi del traffico e avversano i provvedimenti governativi che – dicono – stanno mandando in rovina la città.