Terminator in Vaticano: il Papa eroe del pannello solare
Un pomeriggio all'insegna della conversione ecologica, con l'intervento di Schwarzenegger che elogia l'impegno ambientale di Leone XIV. Tutti guardano a Simone, pochi a Pietro.

C'era anche Arnold Schwarzenegger al convegno Raising hope a Castel Gandolfo nel decennale dell'enciclica Laudato si'. L'ex governatore della California, oltre che per la carriera cinematografica, è noto anche per l'attivismo ecologista. La "persona giusta al posto giusto" da arruolare come testimonial per il decennale impegno green del Vaticano in un evento, quello di ieri, all'insegna della "conversione ecologica" rilanciata anche da Leone XIV, nell'ampio discorso che riecheggiava toni e temi cari al predecessore – con tanto di benedizione di un blocco di ghiaccio della Groenlandia.
«Siedo accanto ad un eroe, un Action Hero», ha detto scherzosamente l'attore rivolgendosi al Papa. «Ridete perché non sembra l'eroe di un film d'azione, perché solitamente sono muscolosi, hanno le pistole, ma lo chiamo eroe perché non appena è diventato Papa ha fatto sì che si mettessero i pannelli solari in Vaticano, uno dei primi Stati che sarà neutrale dal punto di vista dell'emissione di carbonio». Da par suo Leone XIV ha accolto la battuta di buon grado: «Non sono io l'Action Hero ma tutti voi che state lavorando su questo».
Insomma, per Terminator il Papa è un eroe, sì, ma del pannello solare. Un equivoco simile a quello evidenziato oggi nell'editoriale di Stefano Fontana sui rischi connessi alle interviste "usa e getta" che riducono il Pontefice a opinionista. Piuttosto che guadagnare un eroismo a buon mercato con le parole d'ordine che piacciono al mondo è meglio – citando una felicissima espressione dello stesso papa Leone – «sparire perché rimanga Cristo» (e il suo Vicario). Altrimenti va a finire che tutti guardano a Simone, ma pochi a Pietro.