Xinjiang, il problema è il genocidio. Non il caldo
Fa notizia lo Xinjiang, Cina occidentale, in cui le temperature hanno raggiunto 52 gradi. E la Rai dedica a quella regione un servizio che pare uno spot turistico. Ma qualcuno si è accorto che nello Xinjiang è in corso il genocidio degli uiguri?
La beffa cinese al Consiglio dei Diritti Umani
Delusione, sconcerto, sorpresa e una Cina trionfante. Sono molte le reazioni che si stanno registrando nella comunità internazionale, dopo che, alla fine della settimana scorsa, il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu ha bocciato la proposta di aprire un dibattito formale sulla violazione dei diritti umani nello Xinjiang.
Genocidio culturale degli uiguri. Le prove del crimine di massa in Cina
Un genocidio culturale è in corso in Cina, dopo il Tibet tocca allo Xinjiang: più di un milione di uiguri deportati. Il fatto è ben noto in Occidente, almeno dal 2017. Michelle Bachelet, Alta commissaria Onu per i Diritti Umani, si è recata in visita proprio questi giorni nella regione autonoma nell’estremo occidente cinese. E contemporaneamente alla sua visita, il Web è stato letteralmente inondato di documenti sulla deportazione e sul genocidio culturale in corso. Sono i Xinjiang Police Files, trafugati da hacker e verificati da ricercatori e giornalisti in tutto il mondo. Sono documenti originali, del Partito Comunista Cinese e della polizia.
Repressione nello Xinjiang. I documenti che inchiodano Xi
La persecuzione di un popolo musulmano di cui si parla meno è, paradossalmente, quella più grave, per intensità e numeri. Stiamo parlando della repressione del popolo degli uiguri, prevalentemente musulmano, da parte della Repubblica Popolare Cinese. Nuovi documenti inediti provano la responsabilità di Xi Jinping.
Sterilizzazioni forzate e campi di rieducazione. La persecuzione degli uiguri in Cina
Il governo cinese sta attuando un programma per limitare la crescita demografica degli uiguri, minoranza di fede islamica e lingua turca. La denuncia in un rapporto appena pubblicato