Asia non è ipocrita, ma coerente con il suo pensiero
Il legame che unì la Argento e l'attore Jimmy Bennet è cominciato quando lui aveva 8 anni: il contenuto della pellicola girata insieme, le messe pagane, il bacio a un cane e, nello stesso tempo, il suo dirsi paladina «delle donne, della pace e della verità», non sono ipocrisia. Crederlo allontana dalla radice del male che l'attrice e tanti altri abbracciano.
Premi Pulitzer dati a due scandali più che ai giornalisti
Nato grazie alla donazione di József Pulitzer, editore di stampa scandalistica, il premio Pulitzer è ora considerato l'equivalente del Nobel per i giornalisti. Ma l'attuale edizione del premio non smentisce le sue origini: infatti sono stati premiati due scandali, il caso Weinstein e il Russiagate.
Usa, come il politically correct divora la libertà
Spostare la statua di Colombo a New York? Non fino a questo punto: ma scrivere una contro-storia sul piedistallo a mo' di scusa. Per uno schiaffo alla moglie, si rischia anche la galera. E nel mondo dello spettacolo basta un sospetto per distruggere una carriera.
Hollywood scarica Spacey ma incensa il film pederasta
Kevin Spacey viene "scaricato" dai produttori di House of Cards dopo le accuse di “molestie sessuali” verso un minorenne. Ma allora perché tutti applaudono il debutto di una pellicola pederasta? Pare una schizofrenia ma la logica è la stessa: eliminare la legge naturale eliminando l'autorità maschile.
Dietro il caso Weinstein si cela la teocrazia femminista
Un polverone mediatico che dimostra come, eliminandolo dalla scena pubblica, il peccato è divenuto un reato indefinito. Di cui, per altro, può macchiarsi solo il maschio. Lo scandalo abusi è quindi l'imporsi finale del potere teocratico femminista.
Weinstein: un caso che riassume i segni dei tempi
Se ne sono sentite dire di tutte sulla vicenda degli abusi sessuali nel mondo dello spettacolo. Ma cosa c'è dietro? Fra le righe emerge un inferno che mostra molte cose sui tempi che stiamo vivendo.
La slavina del puritanesimo sul sofà del produttore
Chi si scandalizza pubblicamente oggi sul caso Weinstein supera l’ipocrisia. Certe cose le sanno tutti, e da sempre. Come dimostra il libro che non fece scandalo Il sofà del produttore.