KIEV
Cavalieri di Visegrad per la pace. Ma l'Ue li tratta da briganti
A Kiev vanno, a loro rischio e pericolo, solo i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Portano la solidarietà cristiana dei Paesi dell'Europa centrale liberatasi dal comunismo. Ma a Bruxelles, dove invece la diplomazia langue, si preferisce approvare le sanzioni contro la Polonia. Che nel frattempo, da sola, accoglie quasi 2 milioni di profughi.
IMMIGRAZIONE
L'Europa centrale vuole i muri. E l'Ue va in crisi
Non solo i Paesi di Visegrad dell'Europa ex Patto di Varsavia, ma anche i Paesi Baltici, l'Austria, la Grecia, Cipro e la Danimarca: quando dodici Paesi dell'Ue chiedono di erigere barriere fisiche contro l'immigrazione clandestina, Bruxelles non sa che rispondere. I Paesi occidentali, più colpiti dal fenomeno, puntano ancora all'inclusione.