Rapporto McCarrick, tanti dettagli ma il mistero resta
Il rapporto pubblicato ieri dalla Segreteria di Stato vaticana ricostruisce la straordinaria carriera ecclesiastica dell'ex cardinale McCarrick, ridotto nel 2019 allo stato laicale dopo una vita da predatore sessuale. La svolta nel 2000 con la promozione ad arcivescovo di Washington, decisa da Giovanni Paolo II malgrado il parere contrario di nunziatura e Congregazione per i Vescovi: il Papa fu forse ingannato ma il mistero su quella decisione resta. Accuse all'ex nunzio apostolico negli Stati Uniti monsignor Carlo Maria Viganò, dal cui dossier dell'agosto 2018 originò il caso McCarrick, con le accuse a papa Francesco di averlo coperto. E Viganò risponde sdegnato per «il tentativo di gettare discredito sulla mia persona».
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Monsignor Viganò e il papa "smemorato"
Il nuovo intervento di monsignor Carlo Maria Viganò dopo le risposte di papa Francesco a una tv messicana sul caso McCarrick, mettono il dito sulla piaga: il papa «mente», la copertura dello scandalo continua. È una situazione inquietante; più che condivisibile l'esortazione a pregare e fare penitenza per il papa.
La rivincita di monsignor Viganò
Pur con tutti i limiti già evidenziati del summit in Vaticano, si deve comunque riconoscere che se si è svolto è grazie al memoriale dello scorso agosto di monsignor Carlo Maria Viganò, che ha costretto il gruppo che gestisce la Chiesa a cercare una risposta mediatica alla sfida lanciata dall'ex nunzio negli Usa.
Pentimento e purificazione, la sfida di Viganò
Il richiamo alla conversione, che è il cuore della lettera di monsignor Carlo Maria Viganò all'ex cardinale, abusatore seriale, Theodore McCarrick, costituisce una sfida a tutta la Chiesa in preparazione al vertice di febbraio in Vaticano sugli abusi sessuali. Una sfida che però in Vaticano al momento sembrano voler ignorare.
- APPELLO A McCARRICK: SI PENTA, di Carlo Maria Viganò
- LETTER TO McCARRICK (English Version)
Viganò, appello a McCarrick: "Si penta, solo così farà bene alla Chiesa ferita dagli abusi"
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò torna a farsi sentire e affida in una lettera un appello all'arcivescovo McCarrick. Una richiesta di conversione e di pentimento pubblico di fronte ai gravi abusi sessuali commessi dal prelato:
"Il tempo sta per finire, ma lei può ancora confessare e pentirsi dei suoi peccati, crimini e sacrilegi, e farlo pubblicamente. La sua salvezza eterna è a rischio. Un pentimento pubblico da parte sua procurerebbe una misura straordinaria di guarigione ad una Chiesa gravemente ferita. Offra alla Chiesa questo dono".
Burke: «Lo scisma è un male. Viganò? Va ascoltato»
Il cardinal Burke ha affermato che la nostra era «è tra le peggiori se non la peggiore» per la Chiesa, simile a quella in cui san Pier Damiani denunciò l'omosessualità nel clero: se McCarrick ha vissuto una vita di abusi è perché è stato «protetto». Viganò «si è sentito obbligato in coscienza a parlare: la legge di Dio in queste materie è più alta del segreto pontificio». L'ultimo sinodo? «Problematico, ma non è magistero».
Viganò, il Vaticano batte un colpo. Ma è a salve
A oltre quaranta giorni dalla lettera denuncia dell'arcivescovo Carlo Maria Viganò, un comunicato della Santa Sede - senza mai nominare l'ex nunzio - annuncia un'inchiesta interna per fare luce sulla vicenda McCarrick. Un comunicato pieno di reticenze e contraddizioni, e soprattutto evita la questione fondamentale: è vero o no che papa Francesco seppe di McCarrick il 23 giugno 2013 dall'allora nunzio Viganò?
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Papa e abusi, ecco dove stanno i falsari della parola
C'è un fatto, molto semplice, a cui si deve dare una risposta e da cui dipende la credibilità del Papa: il 23 giugno 2013 monsignor Viganò ha veramente informato il Papa del caso McCarrick? Questo milioni di cattolici hanno il diritto di sapere. E invece la solita banda di falsari delle parole non appena si fa questa domanda cercano di screditare chi pone le questioni, affibbiandogli secondi, terzi e quarti fini ignobili.
«Quello del Papa non è il silenzio di Gesù»
Il silenzio del Papa davanti alla domanda su quando è venuto a conoscenza delle denunce contro McCarrick, sta suscitando molte reazioni negative in tutto il mondo. Eccone alcuni esempi.
Lobby gay inarrestabile, il dossier che non si vuole aprire
Quanto pesi la lobby gay in Vaticano lo dimostra la cancellazione della parola psichiatria pronunciata dal Papa in relazione all'omosessualità. Questo episodio porta al cuore del problema del dossier di Viganò: una rete di potere omosessualista inarrestabile a livelli altissimi nella Chiesa. L'ex nunzio ha raccontato un piccolo tassello di un fenomeno vastissimo non circoscrivibile solo a questo pontificato, ma che non si vuole combattere: dai vescovi tedeschi omoeretici allo scandalo del gesuita Martin fino agli sdoganamenti di Avvenire e una serie impressionante di nomine sospette, gesti e decisioni che ora mostrano fin dove è arrivato questo processo.
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-IL DOCUMENTO CHOC DELL'EX NUNZIO di Carlo Maria Viganò
Viganò si dimette, ma niente scuse a Benedetto XVI
Dopo lo scandalo della lettera di Benedetto XVI manipolata, monsignor Dario Viganò si dimette ma il Papa gli chiede di affiancare il nuovo prefetto per la Comunicazione. E intanto il cerchio magico arriva in soccorso sparando su papa Ratzinger.
Si dimette Monsignor Viganò da Prefetto delle comunicazioni
Dopo la controversa vicenda della lettera di Benedetto XVI per gli 11 volumetti sulla teologia di Francesco, il prefetto della Segreteria delle comunicazioni si dimette