«Islam in Europa, più fanatismo che in Somalia»
Arrivata in Svezia negli anni '90 dalla Somalia, convertita al cattolicesimo, Mona Walter testimonia come un'Europa che ha abbandonato il cristianesimo ha fatto largo all'islam più radicale e fanatico. E critica l'attuale tendenza nella Chiesa: «Non si può mettere sullo stesso piano cristianesimo e islam».
Svezia, il fallimento dell'educazione sessuale per immigrati
La Svezia ha un problema: uno dei più alti tassi di stupro d'Europa. E l'85% delle violenze viene commessa da immigrati (secondo statistiche ufficiose, un segreto di pulcinella). Come cercano di risolvere il problema? Con un video multi-lingue di educazione sessuale. Le statistiche non sono migliorate. Strano?
L'ultima dell'Onu: accusa la Svezia di razzismo
L’Onu è da poco andata in Svezia, ha redatto un rapporto e bacchettato (per razzismo) il Paese dell’accoglienza. Il rapporto della polizia svedese di quest'anno, al contrario, fotografa una realtà in cui lo Stato sta perdendo il controllo di intere aree, finite nelle mani di criminali e radicali islamici.
EDUCAZIONE SESSUALE PER IMMIGRATI di R. Cammilleri
Problema madrasse? Via tutte le religioni dalla scuola
Svezia, preoccupati che l'islam fondi le sue scuole coraniche (madrasse) i socialisti vogliono cancellare tutte le scuole religiose che sono, a maggioranza, cristiane. Insomma: punirne cento per educarne una. Parrebbe proprio questa la logica dietro al programma per l'educazione del Partito Socialdemocratico (al governo).
Svezia, provincia dell'Afghanistan
Aree totalmente sotto controllo degli islamici, aumento della criminalità, impennata delle violenze sessuali, città dove la guerriglia è di casa. E intanto un'associazione di afghani organizza proteste contro le espulsioni. La Svezia fa i conti con il suo voluto multiculturalismo.
Mapà e pamma: i nuovi nomi gender di madre e padre
In Svezia un preside è stato denunciato all’Equality Ombudsman, l’ente governativo che si occupa principalmente di uguaglianza di genere, per aver usato il pronome femminile hon (lei) durante un colloquio di lavoro con una candidata che dice di non sentirsi “né donna né uomo”.