Messori ricorda Montecassino, quando la Storia presentò il conto
L'ultimo libro di Vittorio Messori, Luce e tenebre. Riflessioni fra storia, ideologie e apologetica, è una miniera di informazioni e notazioni su cui riflettere. Secondo il suo stile. Ad esempio del riflessioni su Montecassino, culla dell'Occidente, sequestrato dai Savoia alla Chiesa, poi raso al suolo dagli americani. E infine ricostruito, dallo Stato repubblicano.
Risurrezione, è il fondamento indispensabile della nostra fede
Pubblichiamo alcune pagine tratte dal libro di Vittorio Messori "Dicono che è risorto", (editrice Ares), riedizione rivista del libro uscito per la prima volta nel 2000. Si tratta di una vera e propria «indagine sul sepolcro vuoto di Gesù», come ci indica il sottotitolo, una lettura storica e teologica delle testimonianze dei Vangeli che la liturgia ci presenta in questi giorni.
- LIBERTÀ RELIGIOSA E PANDEMIA NELLA PASQUA DEL PAPA, di Nico Spuntoni
Giornata della Bussola, una questione di appartenenza
Apparteniamo a Dio o agli uomini? È la domanda radicale che non possiamo eludere, per noi e per la società in cui viviamo. Noi ci troveremo il 21 ottobre a Milano, con tanti ospiti di prestigio, per affermare, con san Gregorio di Nissa, che «Christi sumus, non nostri».
«Il mio amico Laurentin e la sua certezza su Medjugorie»
Lo scrittore ricorda il mariologo scomparso a 100 anni. "Osteggiato in ambito accademico dagli arroganti teologi che disprezzavano la mariologia, ma il capitolo su Maria della Lumen Gentium è suo". "Una volta su tuffò in Senna nuotando da sponda a sponda e mi raccontò del perchè non si occupò mai di Fatima". E su Medjugorie l'entusiasmo si fece certezza: "Ammetteva che la Madonna potesse non essere apparsa all'inizio, ma dopo no. Sul Podbrdo era certamente lei, si convinse dai frutti straordinari perchè è l'unico movimento di massa post conciliare che porta la gente alla fede".
-LA NATIVITA' E IL DOGMA di Guido Villa