IL CASO
Mario e Speranza, il ministro che aiuta a morire
Speranza ha risposto in meno di 24 ore alla lettera aperta del tetraplegico “Mario”, che invoca il suicidio assistito. Una solerzia che il ministro della Salute non ha avuto con i medici proponenti le cure domiciliari anti-Covid. La “libertà” che Speranza difende è solo quella in linea con l’autoritarismo governativo, come mostrano tutte le restrizioni (infondate) verso i non vaccinati.