Solesmes e la restaurazione del canto gregoriano
Alle origini del Movimento Liturgico vi fu l'opera dell'abbazia francese e del suo abate Prosper Guéranger, non esente da critiche ma fatta propria dalla Chiesa.
Natale, nella liturgia la gioia incontenibile della Chiesa
Un excursus degli introiti delle Messe natalizie, cantati in gregoriano, ci fa vivere la stessa esperienza di attesa, di visione del Dio incarnato e della contemplazione della Theotokos vissuta dai pastori. Il canto gregoriano, come dice il Concilio Vaticano II, è nutrimento insostituibile per i fedeli.
San Domenico in-canta il web
Il postconcilio ha condannato all’oblio insieme al gregoriano anche il repertorio musicale dei vari ordini religiosi, compreso quello domenicano. La sua riscoperta non è un lavoro da “indietristi” e passa anche attraverso i social grazie a due giovanissimi frati.
La melodia che ascende al cielo
L’introito Viri Galilaei, per la solennità dell’Ascensione, sembra quasi che ci consenta di seguire l’ascesa di Nostro Signore Gesù in cielo. La melodia di questo introito venne definita dal beato Alfredo Ildefonso Schuster come “tra le più superbe della raccolta gregoriana”.
Leone XIII, un restauratore della musica liturgica
Leone XIII non fu solo il grande autore della Rerum Novarum, la nota enciclica che sta alla base dell’insegnamento cristiano in campo sociale. E non fu soltanto quell’ottimo pastore che forse pochi conoscono. Leone XIII fu un Papa «assai dilettante di musica» che difese la musica liturgica dagli abusi pubblicando un Regolamento per la musica sacra, in latino e in italiano.
Dom Jean Claire, il canto gregoriano come via a Dio
La perdita del “seggio d’onore” del canto gregoriano durante la Messa si è ripercossa sulla qualità del canto liturgico in generale. Perciò, figure come quelle di dom Claire, giovane impressionato dalla bellezza della liturgia della Chiesa e di cui oggi ricorre il centenario della nascita, servono a dimostrare che le cose grandi restano tali, magrado l'opera umana cerchi di distruggerle.
Abbiamo bisogno del canto gregoriano
Una errata interpretazione della riforma liturgica ha spazzato via anche il canto gregoriano, andando contro ciò che i documenti del Concilio espressamente chiedevano. Il risultato è stato un oggettivo impoverimento della musica liturgica, che del gregoriano ha bisogno come modello.