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Alla ricerca del tempo perduto

Anche Proust oggi sarebbe chiamato “omofobo”
A 150 ANNI DALLA NASCITA

Anche Proust oggi sarebbe chiamato “omofobo”

Nel quarto volume (Sodoma e Gomorra) della sua monumentale Recherche, Marcel Proust (che per un certo periodo fu bisessuale) descrive il tormento della persona omosessuale che vive tra menzogna, simulazioni e paure. Il suo giudizio sull’omosessualità è netto, e scrive anche sulla possibilità di uscirne accennando a «casi in cui si vedrà che l’inversione è guaribile». Altro che icona gay. Con la mentalità sottesa al Ddl Zan, oggi Proust sarebbe tacciato di omofobia.