Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico
TERRORISMO

Sri Lanka, la strage islamista era annunciata

Sri Lanka, il mondo ha assistito allo sterminio islamista di un'intera comunità nel giorno più importante per la cristianità. Adesso si cerca di capire come hanno agito i terroristi. Anche se il loro scopo, colpire i cristiani, è chiarissimo ed era annunciato

CRISTIANI NEL MIRINO di M. Petrosillo

ISLAMISTI RESPONSABILI di R. Cascioli

 

Libertà religiosa 24_04_2019
Colombo, dopo l'attentato

Almeno 321 morti e oltre 500 feriti è il prezzo del sacrificio della domenica di Pasqua che l'islam ha imposto ai cattolici dello Sri Lanka. Un terribile e commovente - per come e quando è accaduto - attentato terroristico, tra i più gravi mai registrati contro i cattolici in Asia meridionale, e che ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza. 

E' stato molto di più di un semplice attentato: il mondo ha assistito allo sterminio islamista di un'intera comunità nel giorno più importante per la cristianità. L'FBI e l'Interpol hanno partecipato alla caccia ai terroristi. Sette i kamikaze e 40 gl'individui sui quali si sta indagando. Mentre scriviamo, l'Isis ha rivendicato gli attentati attraverso l'agenzia Amaq, organo di propaganda del gruppo jihadista, senza ulteriori dettagli, senza fornire prove. Resta alta, lo stesso, l'attenzione al gruppo jihadista a cui erano state imputate le responsabilità fino alla mattina di martedì. Si tratta di un gruppo tanto giovane quanto sconosciuto che nasce nel 2016 e lo fa separandosi dallo Sri Lanka Thowheed Jamath, all'unico e dichiarato scopo di promuovere l'"ideologia del terrorismo islamico". Il National Thowheed Jama'ath (NTJ) è apparso sulla scena solo circa tre anni fa nell'est dello Sri Lanka, la zona meno cosmopolita e più meridionale di un'isola dove la maggioranza (il 70%) è votata al buddismo e solo il 7% è cristiano. Del gruppo islamista si sa poco, è composto principalmente da giovani dello Sri Lanka appena usciti dalle scuole coraniche. E la pericolosità del gruppo, noto fino ad oggi probabilmente solo ai servizi segreti e per atti di vandalismo contro le statue buddiste in nome dell'islamica lotta all'idolatria, era stata segnalata alle autorità già tre anni fa, e anche, pare, da ambienti musulmani. Era stato denunciato, infatti, l'odio contro i non musulmani al quale incoraggiano. Ma era stato anche ignorato. Oggi l'esercito è schierato nella capitale e ancora dopo l'attentato ne sono stati sventati altri: uno ancora contro la chiesa di Sant'Antonio, già colpita dai kamikaze. 

Eppure, la più recente richiesta di attenzione circa il NTJ risale a soli 10 giorni prima dell'attentato. E i sospetti denunciavano proprio lo stato di pericolo in cui si trovavano alcune chiese. Ignorato lo stato d'allerta, il NTJ - il cui leader nel 2016 Abdul Razik, è stato arrestato per incitamento al razzismo - ha agito indisturbato, e mentre i giornaloni si stupiscono della carneficina sostenendo che "il paese non è abituato al terrorismo islamista", il piccolo gruppo dimostra di non avere ambizioni separatiste, ma solo il desiderio di espandere il movimento jihadista globale. Si sta vagliando anche l'ipotesi che l'Isis si sia servita del suddetto gruppo, e che potrebbe essere composto da ex combattenti dell'Isis in Siria. Il capo del governo, Ranil Wickremesinghe, è convinto che il giovane gruppo islamista abbia beneficiato di complicità esterne. "È difficile vedere come una piccola organizzazione in questo paese possa fare tutto questo. Stiamo indagando su un possibile aiuto straniero (al gruppo) e sui loro altri legami, su come formano i kamikaze, su come hanno prodotto queste bombe", ha detto Rajitha Senaratne, ministro della Sanità.

Qualcuno parla di "importazione di jihad" come se il jihad fosse un fenomeno di una data area geografica, e non qualcosa di connaturato all'islam. Brahma Chellaney - noto analista indiano di tendenze geostrategiche internazionali - ha notato che esiste anche un importante gruppo islamista chiamato Thowheeth Jama'ath nello stato del Tamil Nadu, nel sud-est dell'India, che ha una grande comunità tamil e si affaccia sullo stretto dello Sri Lanka. Organizzazioni più piccole con lo stesso nome sarebbero state create anche in altre parti del mondo, "spesso finanziate da gruppi del Golfo Persico e aderenti al Wahhabismo". L'analista le descrive come "organizzazioni sorelle", pur sottolineando che i collegamenti tra loro non sono chiari. Per qualcun altro, invece, quella del Tamil Nadu non va confusa con l'NTJ, perché si tratta di un'organizzazione non governativa musulmana, che si propone di insegnare il vero islam sia ai musulmani, sia ai non musulmani, ed è impegnata nel sociale.  

Quale sia l'origine dell'organizzazione terroristica, di fatto, però, non cambia la sostanza della strage. Che arriva, comunque, a ridosso dell'anniversario della fine della tremenda guerra civile che ha segnato il Paese. Ma lo scontro tra il governo ed i tamil, che caratterizza i 26 anni bui della guerra civile, è più politico che religioso e non ha niente a che fare con lo sterminio di Pasqua. I cattolici sono la minoranza delle minoranze nel Paese, non hanno voce in capitolo in alcuna decisione e non hanno alcun contenzioso politico all'attivo. Anzi i cristiani non hanno mai esercitato il potere nell'isola, hanno contribuito solo ad essere dei conciliatori nella terribile guerra civile tra il 1983 e il 2009.

E allora cosa vogliono gl'islamisti quando uccidono centinaia di persone il giorno di Pasqua?, si domanda Renaud Girard in un editoriale sul Le Figaro. Quale scopo tattico o strategico potrebbero perseguire i militanti NTJ (National Thowheed Jamath) o dell'Isis per aggredire i cristiani mentre pacificamente celebrano la Pasqua? Cosa disturba così tanto gli islamisti del messaggio cristiano? Cosa odiano gli islamisti della settimana di Pasqua? Il giovedì sera, quando Gesù viene arrestato e proibisce ai suoi discepoli di difenderlo con la violenza? Il venerdì, quando Gesù muore in croce dopo ingiusto processo? O la domenica perché risorge? Gli islamisti nello Sri Lanka sognano di realizzare ciò che hanno ottenuto i Giovani Turchi con il genocidio degli armeni? 

Tatticamente, è difficile cogliere l'obiettivo perseguito dagli islamisti se non ci si arrende al fatto che è odio religioso, e niente più. E che sia stata l'Isis o il NTJ o semplicemente quest'ultimo su indicazione dell'Isis, resta che gl'innominabili hanno fatto a pezzi i cristiani in nome del male contenuto in quei versetti del Corano che incitano ad uccidere gl' 'infedeli', ma non possiamo dirlo.