Sotto inchiesta in India gli orfanotrofi di un predicatore evangelico
Il presidente della Commissione nazionale per la protezione dei minori da mesi perseguita le istituzioni scolastiche cristiane
Essere cristiani in India sta diventando sempre più difficile. Gli episodi di violenza e intolleranza si moltiplicano. Un modo diffuso per perseguitare i cristiani è costituito dalle accuse infondate di reati mai commessi, mosse per screditarli agli occhi della popolazione e renderla ostile. Da mesi il presidente della Commissione nazionale per la protezione dei minori, l’integralista indù Priyank Kanoongo, ha preso di mira le strutture educative cristiane del Madhya Pradesh, il suo stato di origine. Lo fa ordinando ispezioni agli istituti scolastici che immancabilmente “scoprono” irregolarità, infrazioni alle norme e reati. Ci vogliono poi mesi prima che l’infondatezza delle accuse venga provata e intanto i responsabili devono affrontare un’opinione pubblica diffidente, tutti i danni e i costi degli inevitabili procedimenti legali e, nella peggiore delle situazioni, l’onta dell’arresto e del carcere. Il caso più recente risale al 23 settembre. Il bersaglio sono stati gli orfanotrofi di Damoh, capoluogo dell’omonimo distretto, gestiti da un noto predicatore evangelico, Ajay Lall. In seguito alle irregolarità che gli ispettori della Commissione sostengono di aver riscontrato durante un’ispezione, il giudice distrettuale ha incriminato nove persone sulla base di diversi articoli del codice penale, riferisce l’agenzia di stampa AsiaNews. Ajay Lal e i suoi collaboratori sono accusati di reati quali “traffico di esseri umani, conversioni religiose di bambini, bambini tribali trasformati in pastori, bambini orfani adottati solo in famiglie cristiane”. Il governo del Madhya Pradesh di recente aveva revocato la registrazione di un orfanotrofio gestito dalla Adharshila Sansthan, una fondazione creata da Ajay Lall per la promozione delle donne tribali. Ormai sono decine le istituzioni cristiane prese di mira da Priyank Kanoongo. Ha le mani in pasta con il governo statale – ha spiegato ad AsiaNews padre Joseph Thankachan della diocesi di Jabalpur – e vuole polarizzare la società in vista delle elezioni locali che dovrebbero tenersi entro la fine dell’anno”.