Sette chiese distrutte in Etiopia. Quattro chiese violate in Francia
Sette chiese sono state distrutte in Etiopia in seguito alla falsa notizia che delle moschee erano state attaccate. In Francia dei vandali hanno profanato e danneggiato delle chiese di quattro città
Sette chiese della Chiesa protestante etiope sono state distrutte e incendiate il 8 febbraio nella città di Halaba Kulito, nell’Etiopia meridionale. Secondo il direttore dell’ufficio informazioni della regione di Alaba, Mohammed Nur, le chiese sono state attaccate e distrutte dopo che erano circolate sui social network notizie false secondo cui nell’area di Durame erano state attaccate diverse moschee. Gli abitanti della regione sono in prevalenza musulmani. Lo scorso anno, ad agosto, nell’est della stessa regione dei gruppi di Somali hanno incendiato, saccheggiato e distrutto delle chiese e ucciso dei sacerdoti. Molte persone si erano rifugiate in una chiesa ortodossa. Le violenze a carattere etnico oltre che religioso avevano indotto decine di migliaia di persone a fuggire per mettersi in salvo. Tra il 4 e il 9 febbraio anche in Francia, in quattro città, delle chiese sono state violate. A Digione nella chiesa di Notre Dame qualcuno ha rotto un vaso, aperto il tabernacolo e ha sparso le ostie per terra. A Houilles nella chiesa di San Nicola una statua della Madonna è stata trova per terra, fatta a pezzi dopo che due settimane prima qualcuno aveva gettato a terra la croce dell’altare e danneggiato la poltrona del celebrante. Nella cattedrale di Sant’Alano a Lavaur qualcuno ha incendiato la tovaglia dell’altare di una cappella e la culla di Gesù Bambino e ha buttato per terra e danneggiato una Croce. A Nimes, infine, in una chiesa è stato rotto il tabernacolo, le ostie sono state getta contro i muri e per terra, degli oggetti religiosi sono stati danneggiati, una croce dipinta su un mur è stata sporcata con degli escrementi.