Senza stipendio a Natale gli spazzini cristiani di Faisalabad
L’amministrazione sistematicamente ritarda il pagamento degli stipendi nei mesi in cui cadono le ricorrenze religiose cristiane lasciando i cristiani senza mezzi per festeggiare
In Pakistan, paese a maggioranza musulmana settimo nella classifica 2023 dei 50 stati in cui è più difficile essere cristiani redatta ogni anno dall’onlus Open Doors, la persecuzione assume diverse forme. Molti, ad esempio, sono costretti a svolgere lavori poco retribuiti, considerati squalificanti. Uno dei mestieri più disprezzati è fare lo spazzino ed è anche uno dei pochi lavori pubblici a cui i cristiani possono accedere. Faisalabad, seconda città della provincia del Punjab, ha 4.600 spazzini, 3.500 dei quali cristiani. A rendere più disagevole e umiliante il loro lavoro, concorre il fatto che l’amministrazione non fornisce agli spazzini strumenti adeguati e per questo operano in condizioni malsane tanto che spesso si ammalano. Come se non bastasse, da molti anni nei mesi delle feste religiose, Natale e Pasqua, gli spazzini cristiani non ricevono mai lo stipendio regolarmente. “Tutto l'anno ci mancano attrezzature e strumenti adeguati per il lavoro – ha raccontato all’agenzia di stampa AsiaNews Khurram Masih – e per questo spesso ci ammaliamo. E sotto Natale e Pasqua non veniamo mai pagati in tempo. Dobbiamo prendere prestiti per i nuovi vestiti e le razioni di cibo per le nostre famiglie affinché i nostri figli possano festeggiare con felicità e gioia. Puliamo tutta la città ma non siamo trattati bene”. A nulla sono valse le proteste organizzate a dicembre per ottenere di essere pagati in tempo. Dopo un sit-in guidato da Robin Daniel, un attivista dei diritti umani, e da Abrar Sahotra, presidente del sindacato della nettezza urbana di Faisalabad, l’amministrazione aveva promesso di provvedere entro il 15 dicembre, ma non ha mantenuto la parola e anche quest’anno lo stipendio di dicembre è stato versato solo il 9 gennaio. “Verrà utilizzato per estinguere i prestiti contratti con diverse persone e negozi durante le vacanze di Natale e Capodanno – conferma Abrar Sahotra, presidente del sindacato della nettezza urbana di Faisalabad – trattenere gli stipendi di questi lavoratori è illegale e immorale”.