Seminario al Gianicolo, la replica del superiore dei Barnabiti
Dopo il nostro articolo sulla vicenda del seminario romano dedicato a S. Antonio Maria Zaccaria, il superiore dei Barnabiti ci ha scritto, chiedendo una rettifica. La pubblichiamo integralmente, con una nostra breve risposta.
Con riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano online “La Nuova Bussola Quotidiana” in data 13 gennaio 2025, a firma Nico Spuntoni, gravemente lesivo dell’onore e reputazione della Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo detti Barnabiti e di quella personale del Padre generale Francisco Chagas Santos da Silva, vi informo che i fatti riportati non corrispondono a verità.
Invero, nell’articolo rubricato “Vaticano: fuori i seminaristi, entra l’università degli obamiani” si imputa alla Congregazione ed al suo Superiore generale di voler chiudere il Seminario della Congregazione sparpagliandone i membri ed impedendo l’accesso ai nuovi seminaristi, per cedere per venticinque anni l’uso della struttura che ospita il seminario ai “vicini di casa” della American University of Rome, definita il “fiore all’occhiello del mondo liberal americano” e “strenua propositrice al suo interno dei principi DEI”, senza curarsi della destinazione della Chiesa sita all’interno del complesso, disattendendo così le indicazioni del Santo Padre sulla destinazione dei beni ecclesiastici e senza considerare le alternative proposte.
Quanto precede non corrisponde a verità.
Appare opportuno, prima di riepilogare la realtà dei fatti, rappresentare che la American University of Rome è un “vicino di casa” della Congregazione solo in quanto conduce in locazione, altra parte di quello che era il grande Seminario maggiore dei Barnabiti, da ben 24 anni in forza di contratti, via via rinnovati nel tempo ed approvati sempre con il consenso dei consigli generali (compreso quello in carica oggi) che si son avvicendati nel corso degli anni.
- nessuno dei Superiori generali né dei Consigli che pro tempore li hanno assistiti negli ultimi ventiquattro anni hanno avuto a che ridire su tale vicinanza;
- la locazione di cui si tratta costituisce solo un ampliamento di quella tuttora in corso;
- l’intrapresa delle trattative finalizzate alla stipulazione del nuovo contratto di locazione, sono state decise dal Padre Generale con il consenso del suo Consiglio;
Tanto precisato è vero che:
- il seminario maggiore non sarà smembrato, né i suoi membri dispersi, ma semplicemente spostato in una sede altrettanto confortevole ed adeguata, nel palazzo di San Carlo ai Catinari, oggi solo parzialmente occupato da una piccola comunità di religiosi e che dispone di spazi, non utilizzati a fini istituzionali, più che sufficienti a garantire il comodo svolgimento di tutte le attività necessarie alla formazione dei seminaristi (i quali, lo si osserva incidentalmente, non sono purtroppo così numerosi come l’articolo lascia intendere);
- il nuovo regolamento contrattuale prevede espressamente una clausola a tutela della natura religiosa cattolica della proprietà;
- la Chiesa è esclusa dalla locazione e rimarrà a servizio della comunità della Curia generalizia, anche con la celebrazione della Santa Messa domenicale;
- le attività dell’oratorio del Sacro Cuore, secondo le disposizioni delle autorità ecclesiastiche competenti, appartengono già da tempo alle Parrocchie;
- la Congregazione, che non versa in condizioni economiche disperate, trarrà un certo giovamento dall’ampliamento della locazione già in essere (mentre avrebbe potuto trovare qualche difficoltà se l’Università, che aveva manifestato da tempo la necessità di ampliare gli spazi a propria disposizione, si fosse spostata altrove) senza pregiudicare la cura dei religiosi o dei fedeli, che sono state e sono la principale preoccupazione del Padre generale e del suo Consiglio;
- nessuna proposta alternativa è mai stata sottoposta al Padre generale;
- la stipulazione della locazione consente di conservare l’integrità del patrimonio della Congregazione (ciò in aderenza alle indicazioni del Santo Padre);
- il Padre generale è nel pieno dei suoi poteri e facoltà in forza del Decreto ad nutum Sanctae Sedis del 7 giugno 2024 che ha posticipato lo svolgimento del Capitolo generale;
- la Santa Sede è già stata chiamata a decidere ed ha rilasciato il proprio nulla osta alla stipulazione del contratto.
Nell’invitare dunque l’estensore dell’articolo e, comunque, il Direttore Responsabile a rettificare il contenuto dell’articolo stesso, invio distinti saluti.
Padre Francisco Chagas Santos da Silva,
Superiore generale della Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, detti Barnabiti.
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Prendiamo atto delle delucidazioni inviateci da padre Francisco Chagas Santos da Silva. Dalla sua lettera cogliamo la conferma che l'operazione di cui abbiamo scritto è in corso e che con ogni probabilità a breve non ci saranno più seminaristi barnabiti al Gianicolo. Nella struttura di via Roselli si “allargherà” l'università cara al mondo liberal statunitense.
Nico Spuntoni