Se il Mistero ci raggiunge sul binario unico…
Treni che si scontrano e dilaniando decine di persone. Il tempo dell’estate improvvisamente fa svanire la morbida scansione dei giorni di calura e di festa, ovattati dal clima di vacanza Non ci si può mai distrarre dalla vita. Lavoro e vacanza, salute e malattia, amicizia e distacco, speranza e delusione: dove ci conduce tutto?
L’intera settimana è dominata dalla notizia che in un baleno ha attraversato la nostra piccola città di mare. Una ragazza di 18 anni è morta in un incidente di scooter sul lungomare, e l’amica che era con lei, gravemente ferita, viene sottoposta a importanti operazioni.
Appena qualche giorno dopo, due treni si scontrano in Puglia, dilaniando decine di persone. Il tempo dell’estate improvvisamente si impenna e fa svanire la morbida scansione dei giorni di calura e di festa, ovattati dal clima di vacanza. Non ci si può mai distrarre dalla vita. Non possiamo mai perdere la coscienza di noi stessi mentre viviamo. Lavoro e vacanza, salute e malattia, amicizia e distacco, speranza e delusione: dove ci conduce tutto?
Una persona amica, colpita recentemente da un lutto familiare e partita per la vacanza, scrive, nella coincidenza dei giorni: «Ci si alza e ci si prepara. Lavare il viso, fare colazione, lavare i denti, vestirsi, infilare le scarpe, prendere il necessario e uscire. Gesti meccanici, poi si va. Lavoro, divertimento, studio, spese, faccende. Ma poi accade che inaspettatamente incontri il tuo destino. In maniera misteriosa Lui si prende te. Sul binario unico di un treno affollato, sul cordolo dell'aiuola spartitraffico del lungomare, nel letto con le sponde di casa tua».
Il Mistero che sostanzia la vita, viene a sorprenderci e ci sconquassa. «Strano modo di abbracciarlo, questo Mistero. Prendiamoci la scusa che non siamo pronti, che non è giusto, che non doveva capitare così», prosegue la persona amica. Stiamo a guardare, a patire, proviamo a sostenerci l’un l’altro. O a smarrirci protesi insieme nel vuoto. Eppure il Mistero non è rimasto fatale e inconoscibile, si è mostrato ed è venuto a incontrarci. É proprio Lui che il nostro cuore umano desidera perché siamo fatti da Lui e per Lui.
Amici santi e gente che prega ci accompagnano a riconoscerlo e ad abbracciarlo, riconoscendo così la verità tutta intera della vita. La Porta Santa si apre per introdurci nella Casa bella e grande del Padre che ci accoglie. Proprio nel primo giorno di questa settimana San Benedetto, con il suo straordinario senso della vita e del lavoro e della preghiera e dell’ospitalità, rinnova la domanda a chi entra in monastero: «C’è qualcuno che domanda giorni felici?».
Sono io, siamo noi, siamo tutti. Nel calendario di questa settimana di luglio san Bonaventura ci dona il cuore di pace e l’intuito di provvidenza di San Francesco; la Madonna del Carmelo ci porge le braccia, con la promessa di protezione. L'unica nostra salvezza è riconoscere che il Mistero che ci fa nascere e poi ci accoglie al morire, ha un volto che brilla, ha un cuore che ama, ha uno Spirito che vince ogni male.