Il fariseo convertito
«La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?» (Gv 7, 40-53)
Riconoscere Cristo
Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato.
(Gv 7,1-2.10.25-30)
Vanagloria degli uomini
«Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste»
(Gv 5,31-47)
Io non posso nulla
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
(Gv 5, 17-30)
Non peccare più
«Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio»
(Gv 5, 1-16)
Tuo figlio vive
Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».
(Gv 4, 43-54)
E' colui che parla con te
«Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!».
(Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38)
Chi si umilia
«Chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato» (Lc 18, 9-14)
Ama il prossimo tuo
«“Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi» (Mc 12, 28-34)
Chi non è con me
«Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno... Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde». (Lc 11,14-23)
Il pieno compimento
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento»
(Mt 5,17-19)
Serva del Signore
«Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». (Lc 1,26-38)