Sant'Ormisda, Papa... e papà
All'udienza generale i fedeli di Frosinone per i 1500 anni dalla morte del santo pontefice. Che prima di essere ordinato fu padre... di un altro pontefice.
Al termine dell'udienza generale di ieri Papa Francesco ha rivolto un saluto anche a «S.E. Mons. Ambrogio Spreafico con i fedeli della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, che celebrano il 1500° anniversario della morte del Santo Pontefice Ormisda, patrono della città di Frosinone». L'Anno Ormisdiano, aperto nel 2023 (Ormisda morì il 6 agosto 523) si concluderà tra una settimana.
Oltre che Papa, Ormisda fu anche... papà di un altro Papa. Ma non è una storia di intrighi in "stile Borgia". Semplicemente il futuro Pontefice (nativo di Frosinone) era stato sposato ed ebbe un figlio, Silverio, prima di accedere agli ordini sacri. Eletto Papa nel 514, Ormisda dovette affrontare lo scisma acaciano e la controversia teopaschita (relativi alla divinità di Cristo). A lui si deve anche la formula Hormisdae circa il primato del successore di Pietro.
Dopo 13 anni dalla sua morte (nei quali si succedettero ben cinque brevissimi pontificati) sul soglio di Pietro sedette Silverio, che era – si perdoni il termine – "figlio d'arte", nel senso che suo padre era proprio Ormisda. Ed entrambi condividono il patronato di Frosinone, che diede loro i natali. Eletto il 1° giugno 536, Silverio fu Papa e martire: travolto dall'avanzata dei bizantini e dall'ostilità dell'imperatrice Teodora, fu arrestato e condotto in esilio nell'isola di Palmarola, dove rinunciò al papato e morì di stenti un mese dopo.