Sant’Andrea
Di sant’Andrea (ca 5 a.C.-60 d.C.) si ricorda sempre che era fratello di Simon Pietro, ma non sempre si ricorda un altro particolare molto importante: fu il primo apostolo a condurre Pietro dal Signore
Di sant’Andrea (ca 5 a.C.-60 d.C.) si ricorda sempre che era fratello di Simon Pietro, ma non sempre si ricorda un altro particolare molto importante: fu il primo apostolo a condurre Pietro dal Signore. Poiché l’evangelista Giovanni, che con Andrea era stato discepolo del Battista, fu testimone diretto del fatto, ritenne opportuno narrarlo nel primo capitolo del Vangelo da lui scritto, integrando così la narrazione dei sinottici (incentrata sul momento in cui Andrea e Pietro lasciano le reti per seguire definitivamente Gesù e diventare «pescatori di uomini»). In otto versetti densissimi di significati (Gv 1, 35-42), l’autore del quarto Vangelo riferisce che fu il Precursore ad attirare l’attenzione dei due discepoli su Gesù che passava, dicendo: «Ecco l’Agnello di Dio!».
Sentendo quelle parole, i due seguaci del Battista decisero di seguire il Signore «e quel giorno rimasero con lui». Dopo aver ricordato l’ora in cui avvenne il fatto che ne trasformò le vite («era circa l’ora decima», ossia le quattro del pomeriggio), l’evangelista Giovanni esplicita che uno dei due discepoli era Andrea. E, a voler rimarcare l’importanza dell’evento, aggiunge: «Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: Abbiamo trovato il Messia, che significa il Cristo, e lo condusse da Gesù». Fu a quel punto che a Simone venne prefigurata da Cristo la missione che allora non poteva comprendere e racchiusa simbolicamente nell’annuncio del nuovo nome («sarai chiamato Cefa, che vuol dire Pietro»). Quel primo incontro tra Gesù e il principe degli apostoli, la roccia su cui sarebbe stata fondata la Chiesa, era nato da un moto del cuore di Andrea.
San Giovanni Crisostomo commentò in una bella omelia questo primo slancio evangelico del fratello di Pietro. «Andrea, dopo essere stato con Gesù e aver imparato tutto ciò che Gesù gli aveva insegnato, non tenne chiuso in sé il tesoro, ma si affrettò a correre da suo fratello per comunicargli la ricchezza che aveva ricevuto. Ascolta bene cosa gli disse: Abbiamo trovato il Messia». Continua il Crisostomo: «Quella di Andrea è la parola di uno che aspettava con ansia la venuta del Messia, che ne attendeva la discesa dal cielo, che trasalì di gioia quando lo vide arrivare e si affrettò a comunicare agli altri la grande notizia», dimostrando «quanto sinceramente fosse premuroso di porgere loro la mano nel cammino spirituale».
Andrea è citato in altri passi significativi, come nell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Gv 6, 8-9), in quello dei Greci che vogliono vedere Gesù (Gv 12, 20-22) e ancora nel capitolo 13 di Marco che riferisce come l’apostolo fosse insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni quando interrogarono in disparte il Maestro sui segni degli ultimi tempi. Secondo la tradizione, dopo l’Ascensione di Gesù, Andrea predicò il Vangelo nell’Asia Minore e nella Scizia, un’area che nell’antichità includeva parte della Romania, dell’Ucraina e della Russia meridionale, nazioni che lo hanno come patrono. Subì il martirio in Grecia, a Patrasso, dove venne crocifisso su una croce a forma di X (iniziale di Cristo in greco), oggi comunemente conosciuta come Croce di Sant’Andrea, da lui scelta perché - come poi il fratello Pietro, che si fece crocifiggere a testa in giù - si riteneva indegno di morire nello stesso modo del Signore.
Patrono di: fabbricanti di corde, paralitici, pescatori, pescivendoli, giovani donne che cercano marito