Rivoluzione a Santa Maria Maggiore
Il commissariamento della Basilica Liberiana termina con una pioggia di provvedimenti papali. E il commissario diventa arciprete coadiutore.
Un chirografo, un rescriptum ex audientia, una nomina, dei nuovi statuti e un regolamento, tutti pubblicati ieri dalla Sala Stampa e tutti aventi ad oggetto la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e il suo Capitolo dei Canonici. Termina così, con una pioggia di documenti, il commissariamento della basilica iniziato il 14 dicembre 2021.
«Liberare i Canonici da ogni incombenza di carattere economico e amministrativo», è l'obiettivo dichiarato dal Papa nel chirografo con cui viene approvato «un nuovo Statuto e predisposto un nuovo Regolamento del Capitolo», il tutto, naturalmente, « ispirandosi ai Principi e ai Criteri della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium». Nel medesimo documento annuncia la nomina (resa pubblica anche nell'apposita sezione del bollettino) del commissario mons. Rolandas Makrickas ad arciprete coadiutore (che pertanto subentrerà automaticamente al momento del ritiro dell'attuale arciprete, il card. Stanisław Ryłko).
Il neo-arciprete ed ex commissario riceve «tutte le facoltà necessarie per la moderazione e l’applicazione della nuova normativa e per il governo del Capitolo», esercitandone la legale rappresentanza e mantenendo «fino all’insediamento del Consiglio di Amministrazione, la potestà di porre atti di ordinaria e straordinaria amministrazione». Infine, il Papa gli attribuisce « le mansioni spettanti al Vicario dell’Arciprete, al Delegato per la Pastorale e al Delegato per l’Amministrazione, fino alle rispettive nomine».
Con il rescriptum di mons. Edgar Peña Parra, sostituto alla Segreteria di Stato si fissano alcune misure (dall'appartamento alla sepoltura)relative ai «Canonici e Coadiutori del Capitolo di Santa Maria Maggiore, nominati prima dell’entrata in vigore dello Statuto e del Regolamento approvati con Chirografo di pari data, che hanno raggiunto o che raggiungeranno l’ottantesimo anno di età» e che «assumono lo status di Canonici onorari e di Coadiutori onorari».
Il nuovo Statuto e il Regolamento si compongono rispettivamente di 59 e 52 articoli. Lo Statuto ribadisce lo scopo di liberare il Capitolo «dalle incombenze di ordine gestionale» e fissa l'incarico dei canonici ad quinquennium, il che «snaturerà il senso stesso del "Capitolo"», scrive Angela Ambrogetti su Acistampa, osservando inoltre che «Tutto prende uno stile aziendale e i canonici vengono indirizzati a compiti liturgici e pastorali sempre sotto il controllo del Consiglio di amministrazione».
Com'è noto alla Basilica Liberiana il Papa regnante è molto legato sin dal giorno seguente l'elezione al soglio pontificio, tanto da averla scelta – come ha rivelato a dicembre – per la sua stessa sepoltura.