Rinuncia implicita (Galantino) e rinuncia rapida (Schwerdtfeger)
Nominato il nuovo Presidente dell'Apsa (senza specificare l'uscita del predecessore). E in Germania pensione immediata a 75 anni di età e 27 di ministero per l'ausiliare di Hildesheim, il cui Vescovo ultrasinodale era "candidato" al Sant'Uffizio.
Una rinuncia implicita, ricavabile solo dalla nomina del successore; e una che colpisce per il tempismo perfetto, oltre che per la diocesi in questione.
La prima uscita di scena è quella di mons. Nunzio Galantino, ma nel bollettino della Santa Sede di ieri non c'è scritto: alla nomina del nuovo Presidente dell'APSA (il salesiano don Giordano Piccinotti) non corrisponde la contestuale pubblicazione della rinuncia del Presidente uscente, che pure è nome alquanto noto. Una svista comprensibile in fondo considerando che la "sala stampa" sarà anche un po' "sala stanca", visto ll'enorme dispendio di energie (oltre che di Co2) richiesto dalla macchina del Sinodo.
L'altra uscita riguarda invece il Vescovo ausiliare di Hildesheim, in Germania. La diocesi è quella guidata, dal 2018, da quel mons. Heiner Wilmer balzato pochi mesi fa agli onori delle cronache perché dato per "papabile" al Dicastero per la Dottrina della Fede, sollevando non poche polemiche per le sue idee poco ortodosse e ultrasinodali. Dopo ben 28 anni di ministero episcopale è stata accolta la rinuncia del suo ausiliare mons. Nikolaus Schwerdtfeger per raggiunti limiti di età. Il primo giorno utile: mons. Schwerdtfeger è nato il 1° ottobre 1948. 75 anni e 1 giorno: pensionato con una rapidità da fare invidia al DRV (che sarebbe la versione tedesca dell'INPS).