Referendum Si e No, ecco le ragioni
Referendum sulla riforma costituzionale: nella consultazione del prossimo ottobre il governo Renzi si gioca tutto, pure il suo futuro. Se la riforma verrà bocciata, il premier lascerà l’incarico, considerando chiusa la sua esperienza governativa. Per questo ha aperto con largo anticipo la campagna referendaria. Dopo l’articolo di Robi Ronza, schierato per il No, ecco altri due contributi: uno per il Sì, l’altro per il No.
Riforma centralista, nemica della sussidiarietà e della democrazia. Ecco qualche buona ragione per votare “No” al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. In gioco, non c’è soltanto l’abolizione del Senato, ma una serie di misure, in base alle quali sarà lo Stato centralista a determinare ogni cosa nella vita del nostro Paese.
Centralista e contro la sussidiarietà. Per questo voto No di Peppino Zola
Solo un giovane, estraneo alla grandi culture politiche dell’arco costituzionale, poteva tentare l’impresa di abbattere il primato istituzionale dei partiti, grandi associazioni private che controllano Camera, Senato, governo, Presidenza della repubblica, Corte Costituzionale. Renzi con la sua riforma l’ha fatto. Ecco perché io voterò Si.
Contro lo strapotere partitico e antipopolare. Per questo voto Si di Giovanni Cominelli