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Religiosi nel mirino

Rapite tre suore ad Haiti

Sono state sequestrate nell’orfanotrofio La Madeleine della capitale Port-au-Prince da un gruppo armato che finora non ha dato notizie

Il 5 marzo ad Haiti sono state rapite tre suore della Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cluny. La notizia è stata data da Padre Gilbert Peltrop, ex pastore della parrocchia di Saint-Gérard a Carrefour-Feuilles. Le suore si trovavano nell’orfanotrofio La Madeleine della capitale Port-au-Prince, dove molte sorelle della Congregazione risiedono, quando uomini pesantemente armati vi hanno fatto irruzione e le hanno prelevate. Da allora i rapitori non hanno dato notizie. La zona dove si trova l’orfanotrofio è controllata dalla “400 Mawozo”, una delle circa 300 bande armate della capitale che dei sequestri di persona a scopo di estorsione fanno una delle loro fonti di reddito. Si attende una richiesta di riscatto, ma la situazione drammatica in cui da oltre una settimana si trova l’isola, fa temere il peggio per la loro sorte. Una ondata di violenza senza precedenti sta causando panico e vittime soprattutto nella capitale, provocata, a quanto sembra, dalla decisione del primo ministro Ariel Henry di indire le elezioni il 31 agosto 2025. “La notizia – ha spiegato all’agenzia di stampa Fides il missionario Redetnorista, padre Renold Antoine – ha scatenato la furia dei gruppi armati che controllano la capitale haitiana e le sue periferie. Un tempo rivali, ora hanno unito le forze per chiedere le dimissioni del primo ministro del paese. Da allora, le stazioni di polizia, le sottostazioni e persino l’aeroporto internazionale di Toussaint Louverture sono stati bersaglio di attacchi da parte dei membri delle bande. Scuole, ospedali, orfanotrofi, banche commerciali, edifici pubblici e molte attività commerciali sono state saccheggiate. La popolazione civile è terrorizzata dalla furia dei gruppi armati. Migliaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case per cercare rifugio nei campi dove si sentono più sicuri ma spesso in condizioni disumane. Quasi tutte le istituzioni repubblicane sono inattive e non vengono considerate, due grandi carceri dell’area metropolitana della Capitale dove si trovavano i membri delle bande più temute del paese, sono state occupate da gruppi armati fuori legge, che hanno facilitato la fuga di massa dei detenuti.”