Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Preferiamo le tenebre del peccato oppure la luce divina?

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato (Gv 3, 18)

Schegge di vangelo 22_04_2020 Español

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». (Gv 3, 16-21)

Chiunque fa il male odia la luce. Gesù è la luce del mondo. Chi si sottrae alla luce di Gesù si condanna all’inferno, ossia alla separazione eterna da Lui. Non è quindi Dio a condannarli, ma la loro incredulità. Hanno ascoltato, hanno visto, non possono dire che non lo sapevano. E noi? Preferiamo le tenebre del peccato oppure la luce divina che ci permette di cogliere le occasioni di conversione per la nostra salvezza eterna?