«Portatelo da me»
«O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». Mc 9,17-19
Dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». Mc 9,17-19
Si è concluso con la domenica di Pentecoste il tempo pasquale e nel rito romano della Chiesa Cattolica si apre il ‘tempo ordinario’ del calendario liturgico. Gesù entra nella nostra vita con il racconto del Vangelo di Marco, immediato e pieno di colore quando parla delle persone che incontrano Gesù e quando riferisce le sue risposte.
Un papà presenta al Signore il figlio malato perché i discepoli non sono bastati a sanarlo. Gesù sollecita la fede del padre, comanda allo spirito impuro e libera finalmente il ragazzo. Cosa occorre per guarire da ‘questa specie di demoni’? Occorre la fede. Siamo ancora una generazione incredula o dopo duemila anni abbiamo fatto qualche passo? La fede fiorisce nella preghiera: una domanda che nasce dall’incontro personale con il Signore, e diventa affidamento pieno a Lui.