Per la felicità più grande
«E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna». Mc 9,43-47
«Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna». Mc 9,43-47
Queste parole di Gesù appaiono esse stesse come uno ‘scandalo’, cioè un inciampo, un ostacolo. E’ proprio necessario tagliare qualcosa di noi stessi? Gesù sembra proporre quasi un’operazione chirurgica per tagliare la parte malata di noi, la parte che ci induce al male. Questo Vangelo è duro. Dice che nella vita occorre fare delle scelte: nei tempi da usare, nelle persone da frequentare, nelle cose da prendere e da lasciare. Non tutto è automaticamente buono, non tutto è semplicemente da accogliere e da praticare. Avere il senso della misura, del limite, e perfino il senso del pericolo, è cosa saggia. Non per paura o per moralismo, ma sapendo che è in gioco la felicità più grande della vita.