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INVISIBILI A ROMA

Per censurare i danneggiati si inventano norme ad hoc

Per censurare il docufilm Invisibili, dedicato ai danneggiati da vaccino, il sindaco di Roma Gualtieri ha modificato una delibera comunale del '94 inventandosi "i temi divisivi". Saltano così la proiezione e il dibattito nella sala della protomoteca. Eppure per Lgbt e movimenti per la casa era stata concessa senza problema. 

Attualità 14_02_2023

Non è la prima volta che una proiezione di Invisibili, il docufilm sui danneggiati da vaccino viene stoppato da parte di un’amministrazione comunale. Ma quanto successo a Roma le supera davvero tutte perché per impedire alle vittime dell’inoculo di portare il loro grido di dolore all’attenzione delle istituzioni il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri si è inventato una modifica ad hoc di una norma comunale che di fatto ha reso impossibile l’evento.

Nella sala della Protomoteca, la sala comunale più prestigiosa del Comune, doveva tenersi ieri la proiezione del film alla presenza del regista del documentario Paolo Cassina, dell’avvocato di Ali (Avvocati LIberi) Roberto De Martina e di alcuni danneggiati, tra cui la presidente del Comitato Ascoltami Federica Angelini. Invece, pochi giorni prima dell’evento, il sindaco ha stoppato tutto con una vera e propria operazione censura, scorretta nei tempi e nei modi.

Il consigliere leghista in Campidoglio Fabrizio Santori aveva regolarmente richiesto la sala nella sua veste di Consigliere comunale il 18 gennaio, ma il 2 febbraio, ecco che da parte del Comune è arrivata la modifica a una delibera del 1994. «Si tratta di una delibera che vieta l’utilizzo della sala a iniziative che vanno contro i principi costituzionali – ha spiegato Santori alla Bussola -, ma nella nuova modifica hanno aggiunto un vago quanto indefinito no alle iniziative che “trattano di temi divisivi”. E chi decide se un tema è divisivo o no? Il sindaco». In questo modo, Gualtieri ha potuto stoppare la visione e il dibattitto che si sono svolti ieri, ma in un'altra sala.

«Il comitato Ascoltami e la produzione Playmastermovie – ha proseguito Santori – avevano invitato come fanno sempre i vertici dell’Asl e le autorità, perché quello dei danneggiati da vaccino non è un tema divisivo, ma un fatto indiscutibile che basta solo vedere. Invece così facendo il sindaco della Capitale ha dimostrato di voler chiudere gli occhi di fronte ad un dramma di cui invece la politica dovrebbe farsi carico. E così facendo ha reso ancora più invisibili queste persone che non vengono riconosciute nel loro dramma».

La decisione è dunque del sindaco perché il capo di gabinetto che ha detto no ad Invisibili risponde direttamente al primo cittadino.

«Si tratta di un comportamento vergognoso – ha proseguito Santori (in foto) – messo in campo da quella sinistra che dice di essere inclusiva e attenta alle minoranze e che mi aveva già censurato un convegno con associazioni pro life adducendo ridicole scuse di procedura».

Eppure, per altre iniziative, la sala è stata concessa senza alcun problema: «La Sinistra in questi anni ha utilizzato gli spazi comunali per eventi politici, come ad esempio quelli per gli Lgbt o addirittura per i movimenti per la casa che occupano gli immobili. E questi non sono forse temi divisivi?».

Insomma, il solito doppiopesismo. Santori dal canto suo ha detto di voler proseguire nella ricerca della verità: «Ho conosciuto la realtà dei danneggiati da vaccino grazie ad un’amica che ha subito reazioni avverse importanti, mi sono iscritto al loro canale Telegram e così ho deciso come Lega di prendere un impegno concreto per loro: vogliamo portare in Parlamento il tema dei danneggiati e dei risarcimenti».