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Francesco

Papa: rispettabili ma sbagliate le critiche ad Amoris laetitia

La rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica pubblica un colloquio tra Francesco e i gesuiti di Colombia, avvenuto durante il suo viaggio apostolico. Rinvia al mittente le critiche ad Amoris laetitia e invita a parlarne con il cardinale Christoph Schönborn.

Borgo Pio 28_09_2017

La rivista Civiltà Cattolica pubblica un colloquio che papa Francesco ha avuto con i gesuiti colombiani durante il suo ultimo viaggio apostolico nel paese sud americano, avvenuto dal 6 all’11 settembre scorso. In una di queste risposte il Papa affronta anche il tema delle critiche all’esortazione apostolica Amoris laetitia, critiche che recentemente hanno visto aggiungersi la “correzione filiale” da parte di oltre 60 personalità del mondo cattolico.

«Approfitto di questa domanda», ha detto Francesco al suo interlocutore, «per dire una cosa che credo vada detta per giustizia, e anche per carità. Infatti, sento molti commenti – rispettabili, perché detti da figli di Dio, ma sbagliati – sull’Esortazione apostolica post-sinodale. Per capire l’Amoris laetitia bisogna leggerla da cima a fondo. A cominciare dal primo capitolo, per continuare col secondo e così via… e riflettere. E leggere che cosa si è detto nel Sinodo.

Una seconda cosa: alcuni sostengono che sotto l’Amoris laetitia non c’è una morale cattolica o, quantomeno, non è una morale sicura. Su questo voglio ribadire con chiarezza che la morale dell’Amoris laetitia è tomista, quella del grande Tommaso. Potete parlarne con un grande teologo, tra i migliori di oggi e tra i più maturi, il cardinal Schönborn. Questo voglio dirlo perché aiutiate le persone che credono che la morale sia pura casistica. Aiutatele a rendersi conto che il grande Tommaso possiede una grandissima ricchezza, capace ancora oggi di ispirarci. Ma in ginocchio, sempre in ginocchio…»