Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Svipop
a cura di Riccardo Cascioli
Global warming

Oxfam denuncia i danni del cambiamento climatico antropico in Africa

L’ong sostiene che i fenomeni atmosferici estremi sempre più intensi e frequenti hanno ridotto alla fame 52 milioni di africani in 18 paesi e causano perdite per 700 milioni di dollari all’anno

Svipop 11_11_2019

Dall’11 al 15 novembre si svolge a Durban, Sudafrica, la 17esima sessione ordinaria della Conferenza ministeriale africana sull’ambiente. Il suo tema è “Azione per la sostenibilità ambientale e il benessere in Africa”. L’ong Oxfam vi partecipa con un rapporto sulla situazione africana, per esortare i ministri a chiedere che i paesi industrializzati onorino le loro promesse di “ridurre le emissioni di CO2 nel rispetto dell’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi e perché onorino la loro promessa di impegnare ogni anno 100 miliardi di dollari a partire dal 2020 per finanziare l’adattamento al cambiamento climatico e gli sforzi per mitigarlo nei paesi in via di sviluppo”. Loro sono i responsabili del riscaldamento globale e a loro spetta pagare per i danni che produce nei paesi “innocenti”. Secondo Oxfam infatti è scientificamente provato che il cambiamento climatico antropico aumenta la frequenza e la gravità dei fenomeni atmosferici estremi a causa dei quali più di 52 milioni di persone in 18 paesi dell’Africa australe, centrale e orientale sono alla fame. Nell’ultimo decennio i paesi colpiti da siccità e alluvioni hanno perso 700 milioni di dollari all’anno, senza contare il costo delle crisi più recenti. Oxfam cita rapporti di agricoltori suicidi in Sudafrica a causa della siccità. Sono andati persi, riporta, il 25% dei raccolti nel Kenya occidentale e il 60% in alcune zone della Somalia. Nel Corno d’Africa, in Etiopia, Somalia, Sudan del Sud e Sudan i fenomeni atmosferici avversi hanno prodotto 350.000 profughi. L’elenco dei danni rilevati da Oxfam è lungo. “Vediamo milioni di persone già povere patire di insicurezza alimentare estrema ed esaurire le loro risorse – afferma Nellie Nyang’wa, direttore regionale di Oxfam per l’Africa australe – a causa dell’aggravarsi di crisi climatiche che colpiscono delle comunità già vulnerabili. Hanno bisogno urgente di aiuto”. Eppure, denuncia l’ong, “sono stati fatti dei progressi infimi nella raccolta di fondi destinati a rimediare alle perdite e ai danni del cambiamento climatico”. L’immancabile conclusione di Oxfam è che “l’Africa produce meno del 5% delle emissioni totali, ma subisce uno degli impatti più severi della crisi climatica”.