Onu, la donna è donna
Reem Alsalem, consulente dell'ONU per i diritti delle donne, ha chiesto ai governi di tutto il mondo di definire le donne in base alla biologia e non all’ideologia.

Reem Alsalem, consulente delle Nazioni Unite per i diritti delle donne, ha chiesto ai governi di tutto il mondo di definire le donne in base alla biologia e non all’ideologia. La consulente, nell'attuale sessione del Consiglio dei Diritti Umani che va dal 16 giugno all'11 luglio, ha presentato all’ONU il suo nuovo rapporto in cui sostiene che l’ideologia LGBT ha cancellato di fatto le donne.
La Alsalem ha dichiarato: «Non avrei mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui il mandato avrebbe ritenuto necessario preparare un rapporto che affermasse che le parole 'donne' e 'ragazze' si riferiscono a categorie biologiche e legali distinte. Cancellare le donne, il linguaggio e le esigenze specifiche delle donne in base al loro sesso non è solo sbagliato. È umiliante. È regressivo e costituisce una delle peggiori forme di violenza contro donne e ragazze che possano subire. Tali sforzi hanno minato il raggiungimento pratico dell'uguaglianza tra uomini e donne", ha scritto nel suo rapporto. "Alle donne viene quindi negato il loro legittimo riconoscimento come categoria distinta nel diritto e nella società. Si tratta di una forma di 'inclusione coercitiva' che si basa sull'aspettativa che le donne siano così generose da sacrificare il proprio riconoscimento e la propria protezione per il bene degli altri».
Ha poi criticato quei governi i governi che si riferiscono alle madri come «persone che partoriscono» e alle donne come «persone che hanno le mestruazioni».