Nuova crisi per il Pontefice, la prognosi resta riservata
Nella giornata di ieri due episodi di insufficienza respiratoria acuta, con la necessità di riprendere la ventilazione meccanica.

A distanza di pochi giorni dalla crisi di venerdì scorso, nuovo allarme per il Pontefice che nella giornata di ieri «ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta», che hanno richiesto l'esecuzione di «due broncoscopie» e la ripresa della «ventilazione meccanica non invasiva». «Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante», riferisce la Sala Stampa, confermando nuovamente che «la prognosi resta riservata. Questa mattina, come di consueto, un comunicato più sintetico e tranquillizzante riporta che «il Papa ha dormito tutta la notte, ora prosegue il riposo».
Ieri è stato il cardinale Parolin a ricevere il presidente lituano Gitanas Nausėda, presente a Roma per il pellegrinaggio giubilare nazionale. «Durante il cordiale colloquio, in Segreteria di Stato, è stato espresso compiacimento per i buoni e fruttuosi rapporti bilaterali, rilevando il positivo contributo della fede cristiana nella società lituana. Ci si è soffermati su questioni di carattere regionale ed internazionale, con particolare riferimento alle prospettive di pace in Ucraina».