Milei presidente, quei legami con l'impero Rockefeller
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Non solo l'alleanza col giudaismo chassidico. Il presidente argentino Milei è molto legato anche all'impero Rockefeller attraverso il Consiglio delle Americhe, da cui provengono molti funzionari del suo gabinetto di governo.
Dopo il suo inaspettato trionfo elettorale il mese scorso, che lo ha consacrato come nuovo presidente argentino, Javier Gerardo Milei ha portato a termine un'alleanza a sorpresa con il movimento chassidico ebraico argentino e con l'amministrazione Biden. La scorsa settimana ha dato forma al suo gabinetto, con importanti funzionari che fanno parte di una società molto importante dell'economia argentina, controllata dal clan Rockefeller (Consiglio delle Americhe).
Nel nostro articolo Libertario antiaborto, ma senza giustizia sociale: Milei è un paradosso, abbiamo fatto riferimento all'impatto provocato dall'elezione di Javier Gerardo Milei a presidente della Nazione, obiettivo che ha raggiunto in soli due anni di campagna, dopo essere stato eletto deputato nel 2021. Ma nelle settimane post-elettorali successive, si è visto con quanta difficoltà il presidente eletto abbia cercato di formare il suo gabinetto di governo improvvisando candidati a incarichi ministeriali che in diversi casi si sono dimessi prima di assumere o essere sostituiti da altri.
Sono state tre settimane frenetiche di negoziati, nel bel mezzo di un quadro di incertezza a tratti di tensione, caratterizzato dal fatto che solo due giorni prima di assumere l’incarico il presidente Milei ha potuto confermare gli 8 ministri che l'accompagneranno nella sua gestione iniziata domenica 10 Dicembre.
In mezzo a questi incidenti, c’è da riportare anche il fatto che nella seconda settimana postelettorale l’attuale presidente argentino ha stretto e reso pubblica un'alleanza informale con il potente movimento ebreo chassidico Yabad Lubavicht, ratificando così la sua proclamata adesione al giudaismo, da diversi mesi, di cui abbiamo riferito in un secondo articolo: La "Santa Alleanza" di Milei: anarcocapitalismo e giudaismo chassidico.
Infine, il presidente Milei ha potuto allestire il suo gabinetto, con funzionari provenienti fondamentalmente da una società, la Aeroporti Argentina 2000, di proprietà di un potente imprenditore argentino, Eduardo Erneukián, decorato dicembre 2020 con l'Ordine dell'Impero Britannico.
Ma in realtà, la società è parte del Consiglio delle Americhe, una organizzazione creata da David Rockefeller nel 1965 per raggruppare le più importanti imprese americane, basata sulla convinzione fondamentale che «i mercati liberi e le imprese private offrono i mezzi più efficaci per conseguire la crescita e la prosperità economica della regione».
Inizialmente riuniva le principali società statunitensi con interessi in America latina, ma che con il tempo ha incorporato multinazionali europee e asiatiche. Questa istituzione fonda la sua azione sul più puro e stantio dogma liberale iper-capitalista, che teorizza che la libertà di commercio e l'iniziativa privata costituiscono il mezzo migliore per sviluppare economicamente e socialmente l'America latina. Il tutto con l'obiettivo fondamentale per "informare, incoraggiare e promuovere mercati liberi e integrati a beneficio delle aziende che fanno parte della nostra adesione, nonché degli Stati Uniti e di tutti i popoli delle Americhe".
L'elenco completo delle imprese che ne fanno parte è disponibile sul sito dell'organizzazione: vi troviamo le principali imprese argentine, compresa la Banca Nazionale Argentina, la banca statale nazionale.
Va notato che questo raggruppamento segue uno dei princìpi guida formulati dal creatore del Rockefeller Empire, John Davison Rockefeller, secondo il quale lo scopo dell'attività economica aziendale è "non possedere nulla, ma controllare tutto". In altre parole, le imprese compoenti il Consiglio delle Americhe non sono di proprietà del clan familiare dell'Ohio, ma sono controllate da questo ultimo.
Questa organizzazione, attraverso le imprese che ne fanno parte, è quella che ha preso il controllo delle economie nazionali dei paesi latinoamericani, a a partire dai colpi di Stato militari e dai governi "democratici" post dittatura. Ovvero, negli ultimi 40 anni il conglomerato Rockefeller ha dominato e controllato le economie nazionali americane, sia con governi di orientamento liberale che socialdemocratico.
In realtà, dopo 40 anni di "democrazia" in Argentina, è la prima volta che questo potere corporativo americano globalista prende il controllo diretto della amministrazione economica governativa. E così, due giorni dopo aver assunto la responsabilità Javier Milei si è recato a celebrare la festa di Hanukkah.
Nel frattempo, il ministro dell'economia Luis Caputo, che non è economista, ma un semplice speculatore finanziario ha presentato al Paese un piano di risanamento brutale, con scarsi o nulli mezzi di sostentamento macroeconomico, che significherà l'immediato impoverimento generale della popolazione, un crollo dell'attività produttiva, ma con il potere finanziario speculatore che conserva intatti i suoi colossali guadagni ottenuti negli ultimi 4 decenni e senza subire la benché minima ricaduta negativa per questo risanamento.
Tutto questo in contrapposizione con l’ideologia anarco-capitalista che professa, ossia un adeguamento liberale ortodosso su tutta la linea, al punto che gli annunci hanno provocato il beneplacito e la soddisfazione del direttore generale dell'FMI, Kristalina Georgieva. Il Piano è stato attuato da funzionari nati nelle file dell'azienda Aeroporti Argentina 2000, uno dei pilastri della società creata da David Rockefeller.
In soli due giorni di governo, il presidente Javier Milei ha gettato via le sue promesse elettorali e la loro lotta contro la "casta politica populista", per mettere l'economia l'Argentina nelle mani del potere corporativo globalista nucleato nel Consiglio delle Americhe, unico beneficiario di 40 anni di politiche "populiste".
E per chi ancora crede che il liberalismo o l'anarco-capitalismo rappresenti il nemico mortale del marxismo comunista, farà bene a leggere la frase finale della Seconda Parte del Manifesto del Partito Comunista, redatto da Karl Marx nel 1848: «In sostituzione della vecchia società borghese, con le sue classi e i suoi antagonismi di classe, nascerà un'associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno sarà la condizione del libero sviluppo di tutti». Entrambi - marxismo e anarco-capitalismo (ultraliberale, piamente ebreo) - mirano allo stesso obiettivo finale: il libero sviluppo individuale assoluto, condizione sine qua non per vivere in armonia.