Michelle canta la Madonna e le femministe "rosicano"
Di rosa vestita, Michelle Hunziker ha esaltato la donnna cantando Viva la mamma e O mia bela Madunina. Ma un accenno figace alla Madonna come mamma di tutte le mamme è bastato per scatenare le femministe che l'hanno rimproverata di aver buttato via 50 anni di battaglie. Che ideologia fragile se basta un accenno per mandarla in crisi...
Serata del Festival di Sanremo dedicata alle donne (e sai la novità). Molti anni fa, quando era ancora in forza ad Avvenire, l’amico Maurizio Blondet venne mandato a seguire il Festival. Era una sorta di punizione, perché il giornalista, ad avviso dell’allora direttore, faceva troppo il "complottologo" commentando da par suo gli avvenimenti (politici) nazionali e internazionali. Blondet, che era stato anche inviato di guerra, si sentì, giustamente, declassato, e, riferendosi al Festival, parlò di sguincio di "imbecillità nazionale". In effetti, già all’epoca non erano più "solo canzonette". Sanremo non lo è mai stato, per gli italiani, e ancora adesso è un avvenimento molto importante, a giudicare dai folli indici di ascolto che registra. Infatti, le serate canoniche erano tre, e avanzavano; poi, visto il successo clamoroso, sono passate a quattro. Prima o poi, se va avanti così, Sanremo durerà una settimana e mi chiedo come mai non abbiano pensato ad abbinarci la Lotteria di Capodanno.
Si capisce, dunque, perché il politicamente corretto abbia avvistato la golosa preda e cerchi in ogni modo di metterci il cappello sopra. Qualche stagione fa, il Festival sembrò un Gay Pride, con tanto di intervento dell’allora senatore Grillini a bilanciare una canzone di Povia (Luca era gay). Poi, volta dopo, tutti i cantanti coi nastri arcobaleno al polso, cosa che fece commentare il politologo Galli Della Loggia: ai tempi del Reich si sarebbe presentati con la svastica al braccio. Quest’anno, le donne. Michelle Hunziker si mette a cantare I maschi di Gianna Nannini e viene fintamente apostrofata da alcune donne tra il pubblico. Finisce che tutte si ritrovano a intonare Le donne di Modena di Francesco Baccini, poi Viva la mamma di Edoardo Bennato e, ahiahi, O mia bela Madunina di Giovanni D’Anzi.
Ed è qui che certe femministe si sono indispettite: eh, no, la Madonna no. Vergine & madre, figurarsi. Dopo tutte le battaglie perché le donne si liberassero dal cliché. E caso vuole che la Hunziker fosse vestita in rosa confetto. Come Barbie. Eh, no, quando è troppo è troppo. Si legge infatti su Wired.it: "Se un alieno ieri sera avesse visto Sanremo avrebbe dedotto una sola cosa: le donne non sono altro che delle Barbie bionde, rigorosamente vestite di rosa, che nella vita hanno un unico obiettivo, quello di diventare mamme". Mamma mia, che impressione! Oops, ho detto mamma… "Rosa per le donne? Ancora?". Wired.it si augura sia stata solo "una sfortunata coincidenza (e non una pessima caduta di stile)". Le (finte) spettatrici che hanno interrotto la Hunziker hanno sottolineato un verso della canzone di Baccini: "Tutte le donne di Napoli sono mamme". Scuote la testa Wired.it: "Una scelta infelice, ma il peggio deve ancora venire". E quale sarebbe il peggio?
La Hunziker che canta O mia bela Madunina perché, dice, la Madonna è la mamma di tutte le mamme. Guai! "Ma è mai possibile che nel 2018 leghiamo ancora la donna al concetto di maternità?" (Wired.it). In effetti, non si vede a che cosa tale concetto possa essere legato, visto che, anche quando si procede per via artificiale, sempre una donna ci vuole a monte. Ma con le ideologie non si ragiona, perciò ecco la femminista lamentare lo spreco, il "buttare via" in un solo colpo mezzo secolo di battaglie.
Ed è qui il punto: è così fragile e delicata l’ideologia femminista che basta Michelle Hunziker vestita di rosa sul palco di una gara di canzoni a vanificarla? Basta davvero l’inno di Milano e un riferimento, peraltro vago, alla Madonna? Noi credenti sappiamo che la Madonna interemit cunctas heresis, debella tutte le eresie. Mai avremmo immaginato che l’avrebbe fatto anche dal palco del Festival di Sanremo.