Maria incontra Elisabetta
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?». Lc 1,39-43
Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?». Lc 1,39-43
Il mese di maggio si chiude con un incontro magnifico. Maria entra in casa di Elisabetta e ne riceve quel saluto che ancora risuona nella bocca dei cristiani in tutto il mondo. Maria è la donna benedetta: amata, scelta, piena di grazia. Nel suo cuore e nel suo grembo Dio Padre ha cominciato da capo con una nuova inaudita iniziativa: mandare il Figlio Unigenito come uomo tra gli uomini. E’ stato necessario tutto il percorso umano della madre, con la sua libertà e il suo consenso; del padre adottivo, con il dramma di essere posto di fronte a un fatto misterioso. E poi l’incontro lieto tra due madri, rese consapevoli per la illuminazione dello Spirito Santo. Dio conduce. Dio sostiene. Dio porta avanti la storia attraverso la vita, l’incontro, il riconoscimento di chi è aperto alla sua grazia e si lascia condurre al compimento. La comunione tra Maria ed Elisabetta, il loro scambio e la loro lode al Signore sono l’inizio di tutto il canto della Chiesa. Oggi la visita di Maria ci sorprende ancora nelle nostre case e nelle nostre comunità.