Mamma, ho perso l'Ucraina!
Un americano su sei sarebbe favorevole a un intervento militare in difesa dell'Ucraina. Ma un sondaggio rivela che solo un'esigua minoranza di cittadini statunitensi sappia dove si trovi il Paese europeo epicentro della crisi.
Fermare i russi in Crimea e Ucraina? Per uno statunitense su sei la Casa Bianca dovrebbe autorizzare un intervento militare con questo obiettivo. Il problema è dove inviare i soldati se non sai dov’è l’Ucraina? Il sondaggio effettuato su un campione di 2.066 cittadini americani di diversa provenienza, età, estrazione sociale e opinione politica è sconfortante. Il 13% si dice favorevole a un intervento militare contro i russi (mentre il 45% sostiene ritorsioni diplomatiche nei confronti di Mosca), ma appena il 16% è riuscito a collocare l’Ucraina nella sua reale posizione sulla mappa geografica.
Il gruppo di ricercatori delle università di Harvard, Princeton e Dartmounth College ha scoperto che gli intervistati che non sanno localizzare l’Ucraina geograficamente sono i più favorevoli a un intervento militare statunitense. Dati che anche Charles Lane, editorialista del Washington Post, abbina per sottolineare come proprio la mancata percezione di quanto l’Ucraina sia vicina alla Russia e strategicamente importante per Mosca consente di appoggiare pericolose avventure militari.
La gran parte degli intervistati non solo non sa dove si trovi l’Ucraina ma nel rispondere alle domande del sondaggio la localizza in aree improbabili: al posto del Portogallo o della Finlandia, in Africa nell’area occupata dal Sudan o in Sud America in piena giungla amazzonica o addirittura nei deserti del Kazakhistan, nell’Oceano Indiano o tra i ghiacci della Groenlandia. Ci sono poi casi in cui l’Ucraina è stata posta in Alaska, cioè in territorio statunitense.
In media i cittadini americani coinvolti nella ricerca hanno sbagliato collocazione geografica di quasi 3.000 chilometri, cioè la distanza che divide Chicago da Los Angeles come sottolinea il Washington Post anche se va evidenziato che i giovani di età compresa tra 18-24 anni hanno collocato correttamente l’Ucraina nel 27% dei casi contro il 14% degli over 65. Ma sarebbe erroneo interpretare il dato attribuendo maggiore cultura ai giovani dal momento che il 77% di coloro che hanno conseguito un diploma al college ha sbagliato la risposta.
Gli uomini hanno maggiori cognizioni geografiche delle donne (20% di risposte esatte contro il 13%) mentre gli elettori democratici ne hanno solo un po’ di meno di quelli repubblicani (14% contro 15%). Neppure il fatto di avere un militare in famiglia aiuta a conoscere meglio la geografia, gli intervistati con un congiunto in uniforme non hanno infatti fornito risposte più precise degli altri. Statistiche e curiosità a parte il sondaggio conferma la tradizionale scarsa conoscenza degli statunitensi di tutto ciò che esula dal loro Paese o dal continente americano. Un aspetto quanto meno paradossale per l’unica potenza globale del pianeta.
Attenti però a evitare facili ironie sull’ignoranza degli abitanti di quello che un tempo chiamavamo “nuovo mondo” perché anche noi europei potremmo non essere da meno. Ricordate quel briefing dell’esercito sovietico che nel 1983 commentava in televisione l’invasione statunitense dell’isola caraibica di Grenada con una mappa della Spagna che evidenziava la città andalusa di Granada? E che dire della performance dei parlamentari italiani intervistati il 19 marzo scorso dalle Iene? Alcuni dei quali non solo incapaci di collocare geograficamente Ucraina e Crimea ma anche del tutto ignari dei nomi dei leader coinvolti nella crisi internazionale.