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L’Oim chiede aiuto a Facebook contro i trafficanti di uomini

L’Oim chiede a Facebook di negare l’accesso ai trafficanti che trasportano clandestinamente gli emigranti in Europa

I trafficanti aprono pagine Facebook per convincere i giovani Africani a emigrare illegalmente e usano WhatsApp per estorcere denaro alle loro famiglie. L’Oim chiede ai social network di bloccarli 

Migrazioni 13_12_2017

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni, Oim, ha chiesto a Facebook di impedire l’uso del proprio sito ai trafficanti che trasportano in Europa gli emigranti provenienti dalll’Africa Occidentale. L’8 dicembre Leonard Doyle, il portavoce dell’Oim, parlando a Ginevra con i giornalisti ha spiegato che i trafficanti usano Facebook e altri network per convincere i giovani a emigrare illegalmente. “Riteniamo – ha detto Doyle – che sia ora che i social media incomincino ad assumersi le loro responsabilità. Le loro piattaforme svolgono chiaramente un ruolo molto dannoso per i giovani vulnerabili dell’Africa occidentale mettendo i loro formidabili canali di comunicazione a disposizione di criminali, contrabbandieri, trafficanti, sfruttatori”. Doyle sostiene inoltre che trafficanti, oltre a procurarsi dei clienti servendosi delle pagine Facebook, usano a volte WhatsApp per spedire dei video di emigranti torturati alle famiglie e convincerle così a inviare del denaro per riscattare i parenti. Durante la conferenza stampa il portavoce dell’Oim ha annunciato che è già in corso il rimpatrio di 4.000 emigranti in Niger e 167 in Guinea Conakry.