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BEL VEDERE

L'ispirazione di Matisse a Brescia

Al museo di Santa Giulia l'esposizione "La seduzione di Michelangelo" ripercorre l'iter creativo dell'artista francese in rapporto con l'illustre genio italiano.

Bel Vedere 05_03_2011


Quasi 500 anni separano Michelangelo da Matisse, eppure questi due giganti dell’arte sono tra loro più vicini di quanto si possa pensare. Per rendersene conto è sufficiente visitare il Complesso di Santa Giulia di Brescia dove è in corso una grande mostra che, avvalendosi di prestiti eccezionali, rilegge l’opera di Matisse alla luce del rapporto con l’illustre antesignano. Del maestro francese è ripercorso l’intero iter creativo, dalle prime opere fauve, alla convivenza con le avanguardie, al periodo del ritorno all’ordine e  alla scoperta rivoluzionaria delle gouaches découpées, letteralmente tempere ritagliate, una forma particolare di collage attraverso cui l’artista riesce, finalmente, a conciliare l’elemento pittorico con quello scultoreo.

La ricerca esasperata dell’essenzialità, ovvero un equilibrio perfetto tra capacità di sintesi e massima espressività, è una sfida che accomuna i due artisti, solitari in questa lotta e impermeabili a qualsiasi condizionamento esterno, e conduce  entrambi ad attraversare tutti i campi dell’arte figurativa: dalla pittura alla scultura, al disegno e all’architettura. Sempre insoddisfatto della propria opera Matisse come Michelangelo disegna, modella, dipinge e ridipinge  perseguendo, con intransigente rigore, un continuo rinnovamento e superamento, in chiave moderna, della sua stessa arte. L’ambito per cui guarda più da vicino la tradizione che lo ha preceduto è senz’altro la scultura ed una scultura, il Grande Nudo, presente a Brescia, la più tormentata, considerato il lungo periodo di gestazione di ben nove anni, sarà, a suo dire, la sua opera preferita.

Lungo il percorso espositivo i Matisse sono intercalati da calchi ottocenteschi di lavori michelangioleschi, tra cui spiccano quelli per le Cappelle Medicee a lungo ed intensamente studiate dal maestro francese. Egli stesso svela nei suoi scritti di volere  trascorrere il tempo a disposizione a disegnare queste riproduzioni e a modellare dal vivo al loro cospetto, dimostrando così l’urgenza di apprendere, anzi, di impadronirsi della chiara concezione michelangiolesca.  

La seduzione esercitata dal Buonarroti su Matisse, giovane e maturo, conduce quest’ultimo ad approdare, alla fine della sua carriera, ad una semplificazione assoluta della pittura: in mostra il confronto diretto è offerto dall’accostamento di alcune delle sue opere più importanti,  tra cui la grande gouache Venere della National Gallery di Washington,  e un disegno originale del Buonarroti raffigurante, appunto, due Veneri.

 

 

MATISSE
La seduzione di Michelangelo

Brescia, Museo di Santa Giulia
Fino al 12 giugno 2011
Orario:da lunedì a giovedì e domenica 9 -20; venerdì e sabato 9 - 21
Ingresso: intero € 14; ridotto € 11
Info: 800/775083