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SCENARI

Legge 40, la Consulta manda tutti a casa

La Corte Costituzionale ha introdotto in Italia la fecondazione artificiale eterologa, cancellandone il divieto contenuto nella Legge 40. Una decisione grave, il colpo di grazia a una legge e a un partito i cui "paletti" sono ormai tutti saltati.

Famiglia 10_04_2014
Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale ha di fatto introdotto in Italia la fecondazione artificiale eterologa, cancellandone il divieto contenuto nella Legge 40. Una decisione grave, il colpo di grazia a una legge i cui "paletti" sono ormai tutti saltati. Ma non è sorprendente: è la logica conseguenza del "piano scivoloso" su cui si è messo chi pensava di poter contenere i "danni". E non è ancora finita. Anche perché ci sono davanti altre sfide - fine-vita, unioni civili - per le quali è necessario cambiare strategia. Del resto il proliferare di leggi e sentenze anti-vita ha la sua origine in un'altra sentenza della Consulta, la no. 27 del 1975, che ha sancito l'inferiorità del valore della vita di un feto rispetto alla salute della madre.

LEGGE 40, COME VOLEVASI DIMOSTRARE, di Tommaso Scandroglio

La sentenza della Corte costituzionale, che ha cancellato dalla Legge 40 il divieto di fecondazione eterologa, comporterà una serie di effetti a cascata, dalla riscrittura del diritto di famiglia alla legalizzazione dell'utero in affitto. La situazione diventa oggi peggiore del "vuoto" precedente la Legge 40. Grazie anche all'errore di strategia dei cattolici. L'epilogo di questa legge insegnerà qualcosa in vista delle prossime sfide?

TUTTO NASCE DALLA SENTENZA DEL 1975, di Renzo Puccetti

E' stata un'altra sentenza della Corte Costituzionale - la 27/75 - a porre le basi per lo sterminio degli embrioni. E' lì che i giudici hanno stabilito che la salute della donna ha la precedenza sulla vita del concepito, e da lì vengono tutte le leggi ingiuste.